SBK incidente Antonelli - Lorenzo Zanetti: "L'ho colpito a 255 km/h"
SBK incidente Mosca - Lorenzo Zanetti è lo sfortunato pilota che in quella maledetta nube d'acqua ha travolto Andrea Antonelli, sarà in pista il 4 agosto a Silverstone per onorare la memoria del suo amico. E sulla decisione della direzione gara è chiaro: “Non bisognava partire? Inutile pensarci ora”
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"Correrò per lui"
Lorenzo Zanetti, rientrato in Italia per curare le fratture riportate nell'incidente in cui ha perso la vita Andrea Antonelli, parla al Corriere della Sera di quel che è accaduto e di qual è il suo stato d'animo. Perché Zanetti, come Rossi, Edwards, Redding e De Angelis prima di lui, è una vittima esattamente come Andrea Antonelli, Marco Simoncelli e Shoya Tomizawa: “Correrò per lui, per Andrea. Eravamo amici. Amici e rivali, ma soprattutto amici. Abbiamo iniziato da ragazzini, poi ci sono stati percorsi diversi, alla fine siamo tornati a correre insieme in Supersport. Io ero dell'88, lui dell'87. Gli volevo bene perché era come me, non se la tirava, non faceva il fenomeno. Lo so cosa volete sapere: se intendo smettere. No, sarebbe come farlo morire due volte. Io a Silverstone il 4 di agosto ci sarò”. Ora, con una mano fratturata, un ginocchio malandato e contusioni in varie parti del corpo, Lorenzo ritorna sulla decisione di far correre la gara nonostante le condizioni proibitive: “Dicono che non si dovesse correre ma ormai è tardi, dovevano decidere prima di partire. Dopo, è troppo facile. Quando si parte, si parte. Le immagini non le ho volute rivedere, ma quando sono caduto, la telemetria della ruota posteriore segnava 255 chilometri orari, ho pensato che fosse finita, vedevo le moto sfrecciare alla mia destra, alla mia sinistra, una nuvola d'acqua. Poi quando ho saputo quello che è successo, ho ripensato a mille cose, a noi, all'ultima chiacchierata nel paddock, ai nostri papà, al mio e al suo, che sono amici”.Foto e immagini
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