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SBK 2019, Rea: “Vincere il titolo a Magny Cours è stato ben oltre ogni mio sogno”

SBK news – Jonathan Rea è ufficialmente un cinque volte campione del mondo di Superbike, dopo aver vinto Gara2 a Magny-Cours. Non è stato facile per il nord-irlandese battere Michael van der Mark, ma con intelligenza e costanza è riuscito a vincere e ha così chiuso definitivamente i giochi in campionato 
"La sfida più grande"
Arrivati a Magny-Cours, Jonathan Rea avrebbe dovuto allungare di 34 punti su Alvaro Bautista per vincere il titolo. Una sfida difficile, ma non impossibile e il nord-irlandese ha potuto alzare il suo quinto trofeo consecutivo della Superbike al termine di Gara2. Il pilota Kawasaki ha vinto la gara, battendo la Yamaha di Michael van der Mark, mentre il suo rivale diretto al titolo si doveva ritirare a seguito di un incidente con Razgatlioglu. Rea ha festeggiato il titolo così con due round di anticipo, e ha raccontato: “Sono super contento. È stata la sfida più grande questa prima di raggiungere l’obiettivo e ce l’abbiamo fatta. L’inizio della stagione è stata molto dura, non riuscivamo più a vincere. Per accettare psicologicamente la sfida e continuare a lavorare nel team,anche fuori dalla pista, ci siamo mantenuti forti. Ho lavorato e ho continuato a lavorare. Tutti arriviamo in circuito per provare a vincere e abbiamo avuto molte opportunità quest’anno, e abbiamo vinto molte gare. Vincere il titolo qui è stato ben oltre ogni mio sogno, perché dopo i primi quattro round non ci avrei creduto se mi avessero detto che sarei diventato campione. Dopo Gara1, che era stata abbastanza caotica, ero piuttosto nervoso. L’obiettivo durante tutto il fine settimana era provare a vincere il titolo in Argentina, per arrivare così all’ultima tappa, in Qatar, con meno pressione. Oggi abbiamo avuto un’altra opportunità e mi sentivo un po’ meglio con la moto rispetto al sabato. Con le temperature più alte il rimo non è stato tanto veloce e ho potuto controllare meglio la mia moto, e ne ho approfittato con Michael. Lui faceva fatica in alcune aree dove noi eravamo più forti, e noi eravamo più deboli in alcune aree dove lui era più forte. Inizialmente ho gestito la situazione, imparando bene la situazione durante alcuni giri e poi ho abbassato la testa e ho svolto il mio lavoro. Ringrazio molto Kawasaki, il mio team, i miei sponsor, la mia famiglia, i miei amici e tutti quello che mi stanno vicino. Io sono colui che riceve gli applausi, ma questo è un grande sforzo di tutto il team”.
 
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