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SBK 2019, a Portimao ecco le difficoltà per i freni. Orari TV

SBK news – La Superbike torna in pista sul circuito di Algarve, a Portimao, per il decimo round e questa è un tracciato considerato mediamente impegnativo per i freni. Ecco quali sono le frenate più impegnative e quanto frenano i piloti in un giro su una pista storicamente consideratas una "montagna russa"
Dati interessanti
Archiviata la pausa estiva, il campionato mondiale delle derivate di serie riprende l’azione in pista da Portimao, in Portogallo, dove si correrà il decimo round stagionale. Qui due settimane fa i piloti hanno svolto due giorni di test e il tracciato viene equiparao alle montagne russe per i continui saliscendi che lo caratterizzano. Infatti in salita si raggiunge una pendenza massima del 6 per cento, in discesa del 12 per cento, mentre l’inclinazione trasversale tocca in alcuni punti l’8 per cento.
Il tracciato presenta elementi di ogni tipo, dal rettilineo principale di 970 metri a tornanti da 60 km/h passando per curve con raggio di 160 metri e improvvisi cambi di direzione. La vicinanza con l’Oceano Atlantico e l’assenza di frenate impegnative una in fila all’altra consentono di evitare il surriscaldamento dei freni. Nonostante la presenza di 15 curve, ogni giro i piloti del Mondiale Superbike utilizzano i freni 10 volte per un totale di 31 secondi. Questi sono i dati che ci vengono forniti dagli ingegneri di Brembo, che lavorano con 15 dei 23 piloti dello schieramento di partenza.
Fatta eccezione per la prima frenata dopo il traguardo, l’unica effettuata partendo da una velocità superiore ai 300 km/h, tutte le altre presentano decelerazioni massime comprese fra 0,8 g e 1,2 g. L’impianto frenante è in azione per il 30 per cento del tempo della gara. La decelerazione media della pista è di 1 g esatto ma il valore inganna perché nella prima metà della pista risulta di 1,1 g mentre nella seconda la media scende a 0,9 g.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di poco superiore ai 7 quintali: ogni giro quindi ciascun pilota è chiamato ad uno sforzo di circa 36 kg.
Delle 10 frenate dell’Autódromo Internacional do Algarve solo 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e 5 sono leggere. 
La più impegnativa in assoluto è la prima curva dopo il traguardo. Il rettilineo di quasi un chilometro che la precede permette alle Superbike di raggiungere i 306 km/h: in cima alla cresta i piloti iniziano a frenare, toccando 1,4 g di decelerazione, e continuano a farlo per 5 secondi durante i quali percorrono 276 metri per poi entrare in curva a 118 km/h. 
Quasi da record per il Mondiale Superbike sono sia il carico sulla leva del freno che la pressione del liquido Brembo nell’impianto frenante in questo punto: 5,8 kg il primo, 12,4 bar il secondo. In MotoGP, invece, complice l’adozione dei freni in carbonio il carico massimo è di 6,7 kg mentre la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T tocca un picco di 14,3 bar, valori registrati alla prima curva di Barcellona.
La seconda frenata più lunga dell’Autódromo Internacional do Algarve è quella alla curva 5, un tornante in discesa da seconda marcia: da 234 km/h a 75 km/h in 4,9 secondi con 4,7 kg di carico sulla leva e 1,2 g di decelerazione. Altre 3 curve richiedono spazi di frenata superiori ai 100 metri: la curva 7, la 10 e la 13.  La più lenta del terzetto, sia come velocità antecedente la frenata che al termine della stessa, è la curva 13 ed è anche la più dura per pilota e impianto frenante: 1,1 g di decelerazione, 4,3 kg di carico sulla leva e 9,2 bar di pressione del liquido freno.
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