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SBK 2019, Melandri: “Con Yamaha di male in peggio”

SBK news – La stagione di Marco Melandri alla guida della Yamaha R1 del team GRT era iniziata con un bel podio in Gara1 in Australia, ma subito dopo ha avuto una battuta d’arresto. Il ravennate ha spiegato cosa manca alla moto e ha delineato una situazione piuttosto complicata
"Yamaha sta lavorando tanto"
Dopo l’addio al team ufficiale Ducati, a fine 2018, Marco Melandri è riuscito a restare in Superbike con il team GRT passando in sella alla Yamaha R1. Nel corso del primo appuntamento del campionato 2019 in Australia il ravennate si è subito messo in mostra, centrando il terzo posto in Gara1 davanti ai piloti Yamaha ufficiali, ma l’idillio è durato poco. Successivamente, infatti, il suo miglior risultato è stato il sesto posto e il peggiore il diciassettesimo, ottenuto a Imola durante la Superpole Race. Ai microfoni di Sky Sport, Melandri ha spiegato così la situazione: “Purtroppo ho grosse difficoltà alla guida e le stesse le ho avute anche sul bagnato. Per recuperare aderenza nella Superpole Race ho usato un forcellone più corto rispetto a quando corro sull’asciutto, ma poi la pista era più asciutta del previsto e non sono riuscito a guidare. Nella confusione generale abbiamo anche sbagliato un po’ di mappe di elettronica. Alcune curve le ho fatte con mappe da bagnato e dunque andavamo piuttosto piano. È stata una gara frustrante”. Concentrandosi sulla moto ha detto: “È molto nervosa. Fatico a girare in curva con la velocità che vorrei e sull’accelerazione sono aggressivo. Di conseguenza aumentano i problemi di impennata e quelli in uscita di curva. La moto la sento rigida e mi irrigidisco anche io. Le cose vanno di male in peggio”. Melandri ha poi spiegato come sia riuscito a ottenere il podio in Australia, che all’inizio aveva fatto ben sperare per la stagione: “Non sono mai andato forte con questa moto. In Australia sono stato facilitato dal fatto che si usano gomme molto dure, c’è meno aderenza, e bisogna salvaguardare la gomma per tutta la gara. Io sono più veloce con gomme nuove, che con quelle usate, perché non riesco a frenare bene e a inserirmi in curva. Quella è stata l’unica volta finora in cui sono andato benino”. Nonostante questo, Melandri non si abbatte: “Yamaha sta lavorando tanto, la squadra anche, io non mollo. Sono sincero però nel dire che le sensazioni ad oggi non suono buone”.
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