Salta al contenuto principale

Questo weekend ad Aragón si decide il mondiale Superbike. Contro Razgatlıoğlu sarà dura

Toprak Razgatlıoğlu ha dominato la stagione vincendo fino ad ora 17 gare e dimostrandosi di gran lunga il più forte, il titolo se lo merita al 100%

Mondiale Superbike ultima fermata. Questo weekend si corre il round Spagna, 12º e ultimo appuntamento della stagione, e si assegnerà anche il titolo iridato. Per la verità non è troppo difficile fare un pronostico: Toprak Razgatlıoğlu ha dominato la stagione vincendo fino ad ora 17 gare e dimostrandosi di gran lunga il più forte. Il pneumotorace riportato cadendo nelle FP2 di Magny Cours lo ha costretto a perdere sei gare ma nonostante questo guida il campionato con 46 punti di vantaggio quando ne restano ancora solo 62 disponibili. È vero, nelle corse le uniche certezze sono solo dopo la bandiera a scacchi, ma per stravolgere la situazione ci vorrebbe un cataclisma. La BMW sta per conquistare il suo primo titolo nel campionato delle derivate dalla serie.

Bulega si è fatto valere

Nicolò Bulega merita l’ onore delle armi. Era partito da rookie, al primo anno nel mondiale Superbike, nella squadra ufficiale Ducati che schierava il campione del mondo in carica, Alvaro Bautista. Inaspettatamente si è trovato sulle spalle i galloni di capitano, primo degli avversari di Razgatlıoğlu. Era partito per raccogliere esperienza e pian piano si è trovato nella necessità di attaccare per sostenere le sue chances iridate. Ha dimostrato di essere capace di graffiare: domenica scorsa all’Estoril ha fatto un capolavoro bruciando Razgatlıoğlu in volata nella Superpole Race, ma paga la caduta di Magni Cours e il ritiro per problemi tecnici di Aragón. La matematica gli lascia ancora qualche possibilità ma le speranze sono ridotte al lumicino. Resta il fatto che ha disputato una stagione da protagonista e comunque vada la chiuderà a testa alta. È in grado di lottare per la vittoria a Jerez, ma potrebbe non bastare.

Bautista fuori dai giochi

Può puntare al primo gradino del podio anche il suo compagno di squadra, Alvaro Bautista, che però è oramai matematicamente fuori dai giochi. Lo spagnolo è stato protagonista di una stagione strana, alternando gare deludenti ad altre da protagonista; gli è mancata la continuità anche se resta un uomo in grado di puntare alla vittoria, come ha già fatto diverse volte.

Petrucci ha già vinto

Danilo Petrucci invece il bersaglio lo ha già centrato e con un round di anticipo: il ternano è il migliore dei piloti “indipendenti”, i privati. Un grande risultato per lui e per il team Barni, con la ciliegina della gara di Cremona dove ha fatto il bello e il cattivo tempo, vincendo per tre volte. Domenica scorsa doveva portare a casa il titolo e non ha voluto esagerare, adesso può correre senza freni.

Difficile dire se Alex Lowes possa essere un protagonista dell’ultimo round: ha corso una gran bella stagione ma non è stato costante, alternando vittorie e prestazioni modeste. Certamente è uno da tenere d’occhio. Ancora più difficile divinare cosa posso fare Michael van der Mark: guida la stessa moto di Razgatlıoğlu ma al contrario del turco il suo rendimento è molto altalenante, in Francia ha vinto e altre volte è rimasto fuori dai primi 10. Verrebbe il dubbio che la BMW non sia tanto facile da mettere a punto, ma Razgatlıoğlu ha la stessa moto e va forte sempre. 

Iannone sempre presente

Un altro uomo da tenere d’occhio è Andrea Iannone, attualmente secondo degli “indipendenti” nella classifica iridata. L’abruzzese rientrava dopo una lunga assenza dalle corse ed era alla sua prima stagione in Superbike ma l’inattività non ha appannato il talento: è salito diverse volte sul podio, ad Aragón ha pure centrato la vittorio, e continua ad avere fame. È un underdog, ma un underdog di lusso.

Locatelli insegue sempre la vittoria

Andrea Locatelli continua ad inseguire il successo, , non lo ha ancora raggiunto ma è molto spesso nelle prime posizioni. Forse deve ancora migliorare il finale di gara che spesso lo vede perdere terreno. L’impressione è che le Yamaha siano veloci ma non allo stesso livello di BMW e Ducati, e questo non facilita la vita né al lombardo, né al suo compagno di squadra Jonathan Rea il quale comunque nelle ultime gare ha avuto degli sprazzi interessanti.Da tenere d’occhio pure Garrett Gerloff e I due della Honda, Xavi Vierge e Iker Lecuona. Per arrivare al top manca ancora qualcosa ma nelle ultime gare hanno fatto progressi notevolissimi e questo weekend giocheranno in casa, davanti al loro pubblico. Quale occasione migliore per chiudere la stagione in bellezza? 

Aggiungi un commento