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MotoGP, sulla classifica 2013 Jorge Lorenzo: "Punto al secondo posto"

MotoGP 2013 News – Il maiorchino conclude un podio dove il talento spagnolo ha un'altra volta trionfato. Con una moto tecnicamente inferiore alla Honda, oggi Lorenzo ha saputo tener testa a Marquez per alcuni giri, prima che le moto facessero la differenza.
Lorenzo si arrende.
Scattava dalla seconda fila, eppure alla prima curva era già davanti a tutti. Non gli è riuscita la fuga, inizialmente con Pedrosa attaccato al suo tubo di scarico e poi ha avuto a che fare con Marc Marquez. Un bel botta risposta, a volte pulito, altre non proprio, ha fatto lo spettacolo che la MotoGP sa regalare. Jorge Lorenzo ha raccontato la sua gara così: “Ho fatto una grande partenza, ma ho subito notato che mi recuperavano molto in staccata e quando il pneumatico posteriore è calato ho provato a mettergli pressione senza risultato. È stata una gara dura ho dato subito il massimo per andare via e ho subito capito che Honda ne aveva di più, soprattutto di motore. Quando la ruota dietro ha cominciato a calare abbiamo perso in accelerazione e in staccata, la terza posizione è stato il massimo. Mi sono divertito nella lotta con Marquez, poi quando mi ha spinto sul cordolo ho perso il contatto”. Una bagarre tra i due piloti che si stanno giocando un titolo praticamente già assegnato, anche se non matematicamente. Il pilota della Yamaha commenta: “Il mondiale è al 99,9% impossibile, proveremo a vincere queste tre gare, puntiamo ad arrivare secondi in campionato. Sarà davvero molto difficile, visto cosa fanno le Honda. Nel duello con Marquez non avevo molto da perdere, purtroppo in staccata la Honda era più forte, e per me era difficile lottare con lui, ho provato ad entrare ovunque. Il cambio Honda seamless funziona in staccata, quello Yamaha no. Ora sorpassare i piloti Honda in staccata è quasi impossibile, bisogna provarci nei cambi di direzione. Mi piacerebbe avere una moto più forte. Comunque mi sono divertito nella lotta con Marquez, che è stata corretta”. Riguardo alle sue dichiarazioni del giovedì conclude dicendo: “Non sono un politico, nè un diplomatico. Dico quello che penso e voglio migliorare la sicurezza di questo sport, però anche salute e rispetto per gli altri piloti devono essere sempre la cosa principale”.
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