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MotoGP 2013 - Caduta Pedrosa - Marquez: "Non cambierò il mio modo di guidare"

MotoGP News - Marc Marquez nell'occhio del ciclone per il contatto che ha causato la caduta di Dani Pedrosa ad Aragon. Colpevole o no? In attesa di sapere coem si pronuncerà la Commissione Gara, lui si difende e per la prima volta parla apertamente di "mondiale"...
Marc non crede di essere colpevole
Il caso Marc Marquez sta coinvolgendo sempre più piloti e addetti ai lavori della MotoGP da quando, subito dopo la gara di Aragon, si è attribuita la caduta di Dani Pedrosa al contatto fra i due compagni. Una impatto leggerissimo ma che è bastato perché si tranciasse di netto il cavo del controllo di trazione della moto di Pedrosa. Alcuni piloti si sono schierati in difesa di Marc, altri invece pensano che ci sia bisogno di una lezione dopo l'ammonimento di qualche gara fa, ma più o meno tutti hanno espresso un parere. Marquez, dal canto suo, è convinto di non aver commesso una manovra così al limite del regolamento e spera di non essere penalizzato dalla commissione gara per il prossimo GP di Sepang in programma dall'11 al 13 ottobre: "Sarei molto sorpreso se mi dovessero penalizzare perché non ho fatto nulla di male. Sono andato all'esterno proprio per evitare il contatto con Dani e se il cavo non fosse stato lì non sarebbe successo nulla. Sono andato a parlare con Dani e capisco le sue dichiarazioni a caldo, è uscito dalla lotta al titolo e poteva farsi male. Ho parlato anche con il team, non dell'incidente ma di come spostare la collocazione di quel cavo. Quello che è successo, poteva capitare anche a me. Il mio obiettivo è solo di vincere il titolo mondiale. Rispetto tutti, farò lo stesso con la Direzione Gara dopo la loro decisione, ma di certo tutti questi commenti non influenzeranno il mio modo di guidare." Marc, a quanto pare, rispetto a qualche settimana fa (quando ha dichiarato che nella squadra quello che si meritava il titolo era Dani) sembra aver cambiato decisamente idea. Il mondiale è nelle sue mani, ha 39 punti di vantaggio su Jorge Lorenzo con 4 gare e 100 punti ancora in palio: un vantaggio consistente da difendere con i denti e un'eventuale penalizzazione (che comporterebbe partire dal fondo dello schieramento) potrebbe costargli molto cara.
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