MotoGP 2013 - Ducati, Andrea Dovizioso preoccupato per Sepang... e per il suo futuro

Non so nulla del mio futuro, ma se la Ducati non migliora...
Andrea Dovizioso si trova in una situazione difficile e le sue dichiarazioni diventano sempre più fredde, gara dopo gara. La Ducati non migliora e gli sforzi del forlivese non bastano per riportare la moto ai fasti di un tempo (anzi, ai fasti di Stoner). Anche le dichiarazioni di circostanza sono finite e comincia ad aleggiare un certo nervosismo nel box rosso. Il Dovi, poi, non le manda certo a dire: "La situazione è difficile, è sotto gli occhi di tutti, ma c'è da parte di tutti la volontà di tornare competitivi. Abbiamo individuato cosa va migliorato, ma ci vuole tempo perché queste cose non si sistemano in un mese. Il mio futuro? Mah, troppe cose devono essere ancora definite e non posso rispondere. Certo, nel 2014 scadranno molti contratti e sarà una pressione in più per tutti, ma soprattutto per la Ducati: è chiaro che molto dipenderà da quanto si mostrerà competitiva". Dovi fa intendere chiaramente che se la Ducati non tornerà competitiva, alla scadenza del contratto difficilmente starà ancora con questa squadra, poi parla del futuro più prossimo, con la gara di Sepang alle porte:  "Sepang è una delle mie piste preferite, ma a febbraio durante i test non siamo andati molto bene. Sembra che la moto non vada proprio in quella pista, specialmente con l'aderenza che è già molto scarsa su quell'asfalto. Spero che le situazioni siano diverse così possiamo migliorare. Comunque darò il 100% e proverò a divertirmi". Fra i mille problemi della Desmosedici, Dovi trova anche l'occasione di parlare del contatto Marquez-Pedrosa che sta dividendo il paddock: "Ad Aragon non ha fatto nulla di sbagliato. È il suo modo di guidare, aggressivo e diverso dagli altri. Credo che intelligentemente farà in modo di non creare più situazioni di difficoltà".