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Mondiale Superbike a Donington: quanto si frena?

Brembo svela i segreti degli impianti frenanti delle derivate di serie per il circuito di Donington Park, sesto round del mondiale 2017 che va in scena questo weekend
Poche frenate, ma faticose
Il weekend dal 26 a 28 maggio vede impegnati i piloti del Mondiale Superbike nella sesta tappa stagionale. La location è Donington Park, circuito storico della SBK: la prima gara in assoluto è stata disputata proprio su questo circuito, nel 1988. I freni Brembo equipaggiavano già la Bimota YB4EI di Davide Tardozzi, che quell'anno vinse la gara inaugurale del Mondiale Superbike. Il tracciato presenta due zone diverse: il primo tratto è veloce e scorrevole, il secondo è caratterizzato da frenate secche con ripartenze (quasi) da fermo. Per questo motivo i freni, a detta dei tecnici Brembo, sono messi a dura prova. Un altro problema è rappresentato dalle basse temperature che rendono difficile il corretto riscaldamento dell’impianto. L’indice di difficoltà del circuito di Donington, come Imola e Chang, è di 5 (il massimo). Nonostante le frenate siano poche (7 in ogni giro), il tempo in cui i piloti si attaccano alle leve è di 25 secondi. Frenare, quindi, è faticoso per i campioni della Superbike, che subiscono una media di decelerazioni massime di 1,23 g. La staccata più impegnativa in assoluto è quella all’inizio della curva 9 (la Fogarty Esses), dove i piloti SBK arrivano a oltre 273 km/h e frenano fino a 105 km/h in 182 metri (1,5 g di decelerazione). La maggiore riduzione di velocità, invece, si registra al Melbourne Hairpin: le moto arrivano a “solo” 227 km/h ma poi frenano ancora fino a 51 km/h, per una decelerazione totale di 176 km/h.


 
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