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Luci e ombre del GP di Le Mans

La gara di Le Mans 2012 va in archivio con un nuovo leader in classifica mondiale e il tanto atteso miglior risultato per Rossi in sella alla Ducati. A parte i pochi sorpassi della MotoGP, lo spettacolo maggiore è dato dalle cadute dovute a un asfalto pessimo e un clima ostile, ma la lotta nel mondiale è di nuovo accesa

Jorge ha avuto testa e manico, gara perfetta

Il Motomondiale a Le Mans ha visto - nelle tre categorie - un numero esagerato di cadute. In Moto3 più di metà schieramento è finito nelle vie di fuga, tantissime scivolate anche in Moto2 e qualcuna in MotoGP. La colpa è da attribuire non soltanto al freddo e alla pioggia costante fin dalla mattina, ma anche all'asfalto particolarmente scivoloso tipico della pista Bugatti. In queste condizioni ogni pilota non poteva stare tranquillo e sono stati molti i ritiri per improvvisa perdita d'aderenza in staccata, Jorge Lorenzo questo lo sa bene e ha costruito, saggiamente, l'intera gara sulla sua esperienza nella pioggia confezionando una performance a dir poco perfetta: “Questa mattina nel warm up ho capito che con il tempo che c’era, tutti quanti avrebbero avuto qualche riserva, che sarebbero stati più attenti senza osare troppo. Per me questa era l’occasione da sfruttare, per spingere forte. E così ho fatto. In gara ho spinto subito sin dall’inizio, dando il massimo, e nello stesso momento ho cercato di stare calmo e di non fare errori. Sin dalle prime gare quando ero piccolo ho sempre avuto qualche tentennamento sul bagnato. Avevo paura di cadere ma ormai, dopo anni, ho superato questa cosa. Ho capito che dovevo migliorarmi e superare questa paura. Mi sono allenato parecchio sulle piste di kart, migliorando le mie prestazioni con l’acqua. Ora sono leader in classifica generale, con otto punti su Stoner: non sono un abisso, ma è comunque importante perché in un campionato combattuto come si sta rivelando questo, tutti i punti sono fondamentali”.


Rossi risorge sul bagnato, ma è per l'asciutto che bisogna lavorare

Lo spettacolo vero, però, l'ha dato Valentino Rossi, alla sua migliore performance con la Ducati e alla sua prima "vera gara", combattuta fino alla fine prendendosi anche qualche rischio. Il secondo posto dopo la bella battaglia con Stoner ha riportato gli appassionati e lo stesso Valentino a due anni fa, una scarica di adrenalina che ripaga in parte gli sforzi che il Dottore e la sua squadra stanno facendo da inizio stagione. L'asfalto bagnato limita le differenze fra le moto ed esalta le qualità del 9 volte campione del mondo, una sorta di avvertimento agli avversari, una dimostrazione che il campione non è "bollito" e che le performance sono limitate soltanto da una Ducati difficile da interpretare con l'asfalto asciutto. Questa gara è la dimostrazione che la Rossa deve ancora crescere per essere competitiva a 360°. Rossi preferisce non gioire troppo e pensare ai test della prossima settimana al Mugello sperando che il tempo regga: “Questo è il mio miglior risultato da quando sono in Ducati. Sapevo di avere una chance speciale per la gara di oggi in queste condizioni, così ho spinto al massimo sin dall’inizio. Il secondo gradino del podio è un bel risultato, sia per me che per il team e la Ducati. Dal Portogallo è stato fatto molto, non solo sul bagnato, ma anche sull’asciutto. Il meglio lo diamo con la pioggia, ma per questa settimana abbiamo in programma dei test al Mugello, dove cercheremo di sistemarci anche in condizioni di asciutto ed essere più competitivi. Questo risultato è uno stimolo a lavorare ancora di più e dare del nostro meglio”. 


Casey fa il ragioniere, ma perde la leadership

Casey Stoner, dopo un ottimo inizio di campionato ha subito il ritmo dell'imprendibile Lorenzo e del determinato Rossi, chiudendo terzo senza osare troppo e pensando a portare a casa punti utili per il campionato. Con il terzo posto lascia la leadership a Jorge Lorenzo per 8 punti, entrambi ora hanno due vittorie all'attivo e un mondiale ancora lungo davanti: “Sono partito determinato a fare una buona gara. Anche nelle prove e nelle qualifiche avevo dimostrato di avere un buon passo e in gara il ritmo era buono. Da dietro Rossi mi ha messo parecchia pressione, però era importante portare a casa punti per la classifica di campionato. Ho capito che Valentino questo secondo posto non l’avrebbe mollato facilmente, lo voleva a tutti i costi. Concludere terzo è comunque un buon risultato”.


Fuori dal podio, promossi e bocciati

Al quarto posto si è piazzato Dani Pedrosa, per lui una gara mediocre e nell'anonimato. Partenza "alla Pedrosa" ma piano piano tutti gli avversari l'hanno passato, lui non reagisce in pista e rimane succube del suo ritmo. Il quarto posto è una fortuna perchè davanti a lui sono caduti Crutchlow e Dovizioso. Non pervenuto anche Nicky Hayden, che dopo le ottime performance delle precedenti gare si perde sotto l'acqua francese. La costanza premia invece Stefan Bradl che con un passo regolare (e nessun colpo di testa) taglia il traguardo in quinta posizione, per un rookie su una Honda privata "così così" è un ottimo risultato. Peccato per i caduti, in primis i già citati piloti Tech3, scivolati mentre lottavano per il podio con Casey e Valentino. Voto negativo, ovviamente, alle condizioni della pista che hanno reso ogni gara una roulette russa. Se non fosse per la grande esperienza dei piloti mondiali avremmo assistito ad una gara ad eliminanzione.


Il problema dell'appannamento ai caschi AGV

No comment per i caschi AGV di Rossi e Petrucci, in condizioni simili si sono appannati creando non pochi problemi, ecco cosa dice il Dottore: "Dopo qualche giro ho avuto problemi con il casco, e questo mi ha fatto perdere prima contatto con Stoner, e poi qualche posizione battagliando con Dovizioso e Crutchlow. Quando ho sistemato la visiera, facendo entrare dell’aria, ho potuto dare ancora del mio meglio e ho recuperato terreno e posizioni." Una magra figura per AGV/Dainese che sta investendo molto in ricerca e sviluppo sul nuovo Pista GP (qui la news di presentazione). Potrebbe trattarsi di un difetto di gioventù ma anche Danilo Petrucci ha avuto un problema simile con un casco della stessa marca ma modello differente, con un risultato peggiore, caduta con ritiro: "Ancora non ci credo, ero primo delle crt, a metà gara si è appannata metà visiera, poi a 5 giri dalla fine si è appannata del tutto, non vedevo più e sono caduto...è durissima mandare giù una gara così per colpa di una banalità come questa...un sogno trasformato in un incubo". 
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ziinik
Lun, 05/21/2012 - 13:23
A FUORI GIRI DA GRAZIANO ROSSI LE GARE DISPUTATE FINO AD ORA SONO STATE DEFINITE GARE DEL C....! NESSUNO HA OBBIETTATO... PERCHE' E' VERISSIMO..
Per tua sfortuna le gare del c... come dici tu e il mononeurone saranno parecchie visto che si va verso l'estate..........
ziinik
Mar, 05/22/2012 - 22:54
ROSSI C'ERA E C'E' STATA UNA BELLA GARA, A ME è LA PRIMA CHE è PIACIUTA. è solo il mio parere.. MA NON SONO DA SOLO.. LA PENSA COSI' ANCHE MEDIASET, INFATTI DAL 2014 VA SU SKY LA MOTO GP..
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monodrone
Ven, 05/25/2012 - 18:19
Rossi è ancora (e mai non lo è stato più) il primo della classe e solo il tappo di camomillo ha fermato la cavalcata verso la vittoria. Però mica piove sempre! La Ducati si deve dare una mossa e seguire alla lettera quello che vuole il dottore, altro che tradizione! Sto cancello di moto non va neppure a buttarlo giù da un campanile! Vale, torna in Honda!!!!! Honda 4 ever.