L'emozionante "casino" per Marco Simoncelli
Il 58 del SIC presente dappertutto
Per tutto il fine settimana la presenza di Marco Simoncelli è stata quasi palpabile nel paddock di Valencia. Il 58 di Marco campeggiava sulle moto, le tute, i caschi dei piloti, sui bilici, sui pass degli addetti ai lavori e anche il pubblico spagnolo, non sempre tenero col SIC, aveva preparato striscioni, parrucche e quant’altro per ricordarlo. Pure i discorsi nel paddock finivano sempre per ricadere sull’argomento, quasi che ci fosse bisogno di condividere un peso troppo grande per una comunità ancora sotto shock.
Tutti in pista per Marco
Come proposto nei giorni precedenti dal papà di Marco, Paolo Simoncelli, il miglior modo di salutare Marco era quello di esprimere la vitalità e l’amore per le moto e le corse che animavano il ragazzo di Coriano. Così domenica alla fine dei warm up tutte le 125, Moto2 e MotoGP sono entrate in pista per un giro dietro alla Honda RC212V n°58 guidata da Kevin Schwantz, amico e idolo giovanile di Marco.
Schwantz guida la parata
Le 80 moto in pista sono state uno spettacolo mai visto e coinvolgente sia per il pubblico, sia per gli stessi piloti. Alla fine le moto si sono fermate sul rettilineo principale e mentre le "tracas" (i mortaretti tradizionali dei circuiti spagnoli) esplodevano come succede usualmente per salutare il vincitore della gara, è stata calata dalla torre della direzione gara una bella gigantografia di Marco.
L'ultima emozione regalata dal SIC
Rumore di motori, tante moto in pista e giochi pirotecnici; sarebbe potuta sembrare una festa se gli occhi di tutti non fossero stati gonfi di pianto. E’ stato questo il momento di maggior emozione; quello che ha dato il saluto definitivo a Marco da parte del suo mondo. Un mondo al quale SIC ha dato tanto e tanto avrebbe potuto ancora dare in termini di spettacolo sportivo e, soprattutto, di valore umano. Alla fine il più sentito e scrosciante degli applausi ha salutato Simoncelli.