La SBK va a Jerez e Bautista accarezza il titolo
Sebbene la situazione nel mondiale delle derivate di serie sia ormai delineata, il titolo mondiale non è stato ancora assegnato matematicamente, ma c’è qualcuno disposto a scommettere contro Bautista?
Jerez ultima fermata: questo weekend sul circuito spagnolo si corre la 12ª e ultima prova del mondiale Superbike, e sebbene i giochi siano ormai delineati ancora il titolo mondiale non è stato assegnato. È più che altro una questione matematica, perché ci sono ancora 62 punti disponibili e Alvaro Bautista ne ha 60 di vantaggio sul primo degli inseguitori, Toprak Razgatlioglu. Pur facendo i debiti scongiuri è molto difficile che lo spagnolo della Ducati non si riconfermi campione del mondo.
Bautista come un rullo compressore
È stato protagonista di una stagione trionfale E nonostante qualche inciampo nei tre round di Imola, Most e Magny Cours, può ben dire di avere tritato tutti gli avversari: fino ad ora ha vinto 24 gare su un totale di 33 ed ha fatto en plein anche nell’ultimo appuntamento, quello di Portimao. Questa volta gioca pure in casa. C’è qualche coraggioso disposto a scommettere contro di lui?
Toprak all’ultima con Yamaha
Per Razgatlioglu sarà l’ultimo round in sella alla Yamaha dopo quattro anni. Se ne andrà a testa alta, non solo per il titolo mondiale conquistato nel 2021, ma per essere stato l’ostacolo più serio per Bautista nonostante la sua moto pagasse un gap rispetto alla Ducati. Non si è mai dato per vinto e quando lo spagnolo ha fatto cilecca è stato l’unico a centrare il successo, tranne Gara 1 di Assen in cui ha trionfato Michael Ruben Rinaldi. Venderà cara la pelle anche a Jerez, prima di passare alla BMW.
Rea combattente ma Kawasaki non all’altezza
Jonathan Rea si è confermato un grandissimo combattente ma la Kawasaki non era all’altezza delle rivali e il sei volte iridato non è mai riuscito a salire sul primo gradino del podio. Ha 350 punti tondi, dunque Razgatlioglu a quota 506 è irraggiungibile mentre Andrea Locatelli che insegue è staccatissimo, a 50 lunghezze: al 99% in campionato resteranno terzo e quarto.
È dietro di loro, piuttosto, che ci si può attendere una bella lotta: dal quinto al settimo posto ci sono Axel Bassani, Rinaldi e Danilo Petrucci, tutti e tre possono puntare all’exploit e il romagnolo ci è già riuscito. Ma ci sono anche rivalità di altro tipo: quella tra italiani, sia pure con ottimi rapporti personali, e la lotta per il titolo di miglior ”indipendente” tra Bassani e Petrucci, ancora possibile nonostante un distacco di 28 punti. A tutto questo si aggiunge il fatto che Rinaldi deve ancora trovare un manubrio per l’anno prossimo e una buona prestazione sarebbe d’aiuto.
Per il resto sono da tenere d’occhio i soliti noti a caccia di un buon piazzamento: le due Honda ufficiali di Xavi Vierge e Iker Lecuona, l’imprevedibile Alex Lowes il quale comunque anche l’anno prossimo sarà sulla Kawasaki ufficiale, Remy Gardner che nelle ultime gare ha visto le sue azioni salire e Dominique Aegerter che le ha viste scendere, e due jolly come Scott Redding e Garrett Gerloff.