Moto3: secondo Locatelli, le KTM non hanno avversari perché...
Dopo quattro gare, il dominio di KTM nella "classe cadetta" della MotoGP è impressionante. Tra gli "addetti ai lavori", alcuni ammettono la superiorità tecnica, altri parlano a mezza voce di motori non del tutto regolari. Ne abbiamo parlato con Roberto Locatelli, coordinatore tecnico-sportivo del Team Italia... che subisce la supremazia austriaca
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Questione di budget
Dopo quattro Gran Premi, è evidente la netta supremazia della KTM e dei suoi piloti nella Moto3. Si era visto qualcosa già nei test ufficiali Irta di questo inverno, ma ora è una certezza: le KTM (o comunque le moto che utilizzano i motore della casa austriaca) sono sempre davanti, il gap con le Honda è di oltre un secondo a giro. La speranza di vedere sul podio i piloti del Team Italia della FMI (che corre con le Honda) si affievolisce gara dopo gara, ed è triste dirlo nel momento in cui ci si prepara a disputare il GP d'Italia al Mugello. Ma guardiamo in faccia alla realtà: il doppio duello KTM vs Honda e piloti spagnoli vs piloti italiani vede in entrambi i primi a vincere. Romano Fenati (FTR-Honda), che l'anno scorso nella sua gara di esordio a Losail era salito sul podio, sembra caduto in un circolo vizioso da dove non riesce a trovare via d'uscita: una situazione non semplice, con il nervosismo che pian piano sale, sale, sale... E così dopo la gara in Qatar Romano non vuole neanche partire per gli USA. Poi cambia idea e parte, ma ad Austin rompe il motore prima della seconda partenza della gara, a Jerez non riesce a risalire dalle retrovie (e convoca l'intera squadra per rivoluzionare il team), a Le Mans la moto non vuole saperne di partire nella sessione di qualifiche. Insomma: ogni volta ce n'è una nuova. Tutto nervosismo del pilota? Forse ma non solo, qualcosa effettivamente non va come dovrebbe. Il paddock è diviso: da un lato, tutte le squadre e i tecnici ammettono la superiorità tecnica delle Moto3 di Mattighofen. Qualcuno però nel discorso infila battute che fanno pensare, c'è addirittura chi mormora che il motore KTM potrebbe non essere del tutto regolare... Per capire cosa succede, abbiamo interpellato Roberto Locatelli, direttore tecnico-sportivo del San Carlo Team Italia: parte in causa, ma anche grande esperto e sportivo di correttezza esemplare.La differenza è evidente
“Nel paddock ci sono sempre tante versioni, ma molte sono solo chiacchiere. La differenza tra le KTM e le altre moto comunque c’è, è evidente: basta leggere i dati e vedere le velocità massime. Alla base di tutto secondo me ci sono investimenti totalmente diversi da parte delle aziende e dei team. Se l’anno scorso si era partiti tutti dallo stesso punto, perché si trattava di una categoria nuova ancora da capire e scoprire, in questa stagione ognuno è si mosso in maniera differente e sono entrati in gioco budget molto diversi tra loro a seconda degli obiettivi. KTM e Mahindra hanno pianificato grossi investimenti, mettendo a disposizione dei team "ricchi" moto buone e competitive. Budget minore invece per Honda, che ha puntato alla creazione di una moto e di un motore accessibili a tutti, quindi più economici. Secondo noi, questo era ciò che chiedeva il regolamento, ovvero mettere a disposizione una moto accessibile a tutti per partecipare al Campionato del Mondo Moto3. A questo punto forse servirebbe anche fissare un tetto massimo di spesa per lo sviluppo, che renderebbe le moto più simili e la categoria più competitiva”.Foto e immagini
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