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Jorge Lorenzo a ruota libera

Il maiorchino parla a ruota libera di MotoGP, della pressione di un Campione del Mondo, della maturità e... della pensione

Jorge si racconta

Intervistato da gpextra.com Jprge Lorenzo parla a ruota libera della motGp e del suo futuro, ecco cosa ha detto. 
- Nelle ultime gare sei tornato a essere un martello. A parte il quinto posto di Assen, ottenuto da vero eroe, le gare precedenti hai dimostrato di poter fare il vuoto
Nelle prime gare Pedrosa andava davvero forte e temevo di non riuscire tenerli il passo. Poi al Mugello ho trovato alcuniu miglioramenti che mi hanno aiutato  asentire meglio la moto. Ed è lì che è cambiato qualcosa.

- Alcuni dicono che questa è la tua stagione migliore
Sì. Mi sento nbene, sono maturo e tranquillo sia in moto che nella vita privata. Non mi dispero se c'è un problema e penso sempre a ottenere il massimo. Sono un pilota navigato, oltre che campione del mondo, per cui so come prendere il meglio da ciò che ho a disposizione

- La pressione qust'anno è diversa rispetto al 2011, quando hai vinto il campionato per la prima volta?
Non ho alcuna pressione. Quando si è in grado di vincere due titoli mondiali in MotoGP si sente di poter andare in pensione in un modo diverso. Sono davvero molto a posto con me stesso. Dopo il primo Mondiale forse mi sono rilassato un po' otroppo e non sono riuscito a difenderlo come vorrei, ora non è più così.

- La M1 di quest'anno quanto è diversa da quella 2012?
È davvero simile. Solo piccole regolazioni, ma ho le stesse sensazioni rispetto all'anno scorso. Forse ancora meglio.

- Quanto ti è d'aiuto Ramon Forcada? E il tuo team?
Di sicuro Ramón mi aiuta molto. Ha un sacco di esperienza e mi aiuta specialmente quando torno al box per il dettaglio del comportamento della moto.  Tutti i miei meccanici sono i migliore del paddock. Durante un fine settimana possono emergere alcune tensioni, ma noi siamo sempre un grande gruppo di professionisti.

- Come ti trovi con il nuovo formato di qualifiche?? Valentino ad esempio si lamenta di far fatica a centrare la prima fila.
Non ho alcun problema con questo sistema. È vero Valentino sta trovando qualche problema nel risolvere i suoi giri veloci ma ha bisogno di tempo per capire la moto, forse è solo questione di feeling. Questo sistema non concede errori. Se sbagli in 15 minuti è tutto perso.

 - Le gare sono le stesse a ogni momento del campionato? Oppure hanno pesi diversi?
Sono le stesse. Cerco sempre di pensare allo stesso modo, gara per gara, ma ovviamente quando si è davanti si può gestire meglio il tutto. Detto ciò è sbagliato correre “con la calcolatrice in tasca”

- Vincere sul circuito di casa dà più soddisfazione?
È la soddisfazione più grande. In termini di punti non cambia, ma personalmente a vincere davanti ai tifosi di casa è eccezionale. Io non so come spiegare l'emozione è, ma è completamente diverso...

- Come vorresti essere ricordato quando smetterai di correre?
Come un pilota che ha realizzato un sogno e ha combattuto tanto in tutta la sua carriera. Ma ancora di più vorrei essere ricordato come una persona che ha imparato a diventare un uomo e un pilota migliore.
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