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Jorge Lorenzo dice sì alla MotoGP in India

Jorge Lorenzo ha "testato" il circuito di Buddh a New Dehli in India, dove l'anno scorso si è disputato il primo GP indiano di F1. Lo spagnolo ne è rimasto soddisfatto e considera il tracciato indiano pronto per debuttare nel calendario della MotoGP. Chissà se Ezpeleta gli darà ascolto...

In pista con la R15

Jorge Lorenzo, in India per attività promozionali con la Yamaha, ha accettato l'invito dei gestori del circuito di New Dehli, per dare un giudizio sul tracciato che stanno adeguando alle esigenze delle competizioni motociclistiche. Il circuito di Buddh è lo stesso che l'anno scorso ha ospitato la F1, per la prima volta nel continente Indiano. Con le moto, ovviamente, correre su questa pista è un po' differente, ma Jorge - in sella ad una Yamaha R15, una 150 cm3 prodotta per il mercato indiano - ha affermato di avere avuto un'impressione positiva, tanto da ritenere la pista "pronta per l'arrivo della MotoGP".


Il debutto nel 2011

Il tracciato di Buddh è lungo 5140 metri, presenta 16 curve e, nel un giro veloce, una F impiega 1'27”. È un impianto costruito di recente: la prima gara risale al 2007. Inizialmente il circuito si chiamava Jaypee Circuit, dal nome del proprietario, ma successivamente è stato rinominato Buddh Circuit.



"Ci sono tanti punti in cui sorpassare"

Jorge è entusiasta: “è stato bello girare al Buddh Circuit, il circuito è bello e moderno, credo sia pronto per essere inserito in calendario. Penso sarà eccitante correre qui, ci sono molte possibilità di sorpasso. Le persone che ho incontrato sono fantastiche, ora andrò in Indonesia per incontrare i miei fans”. Il pilota di punta Yamaha sarà nei prossimi giorni a Giacarta per due giorni di attività con lo sponsor con il suo compagno di squadra Ben Spies, in attesa dell'inizio dei primi test invernali.
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