SBK 2023, al via in Australia nel weekend. Orari TV
Le squadre hanno appena concluso gli ultimi test pre-campionato a Phillip Island, dove si correrà il primo round stagionale questo fine settimana. A giudicare da come hanno girato i protagonisti si prospettano gare roventi
Il mondiale Superbike riparte questo weekend, e lo farà su uno dei più bei tracciati di tutta la stagione: si correrà in Australia, a Phillip Island, dove le squadre hanno appena concluso gli ultimi test pre-campionato. Dunque hanno avuto tutto il tempo per mettere a punto le moto, e a giudicare da come hanno girato si prospettano gare roventi. Parlano i distacchi molto contenuti, ma questa non è una novità; piuttosto è molto eloquente il fatto che tutti e tre i principali protagonisti dello scorso anno in questa ultima sessione sono finiti per terra: Alvaro Bautista, Toprak Razgatlioglu e Jonathan rea, l’irlandese addirittura due volte. Nessuno ha intenzione di risparmiarsi…
Ducati in gran forma
Stando a quanto si è visto finora le Ducati si presentano all’appuntamento in gran forma: il campione del mondo in carica, Bautista, è stato il più veloce e pare avere già un ottimo passo gara anche se per il momento siamo ancora lontani dal record della pista. Ma sono solo test. Il bello è avere trovato estremamente competitivo anche il suo compagno di squadra Michael Ruben Rinaldi, costantemente ai vertici in tutti i test pre-campionato, non solo in Australia. Pure il romagnolo ha fatto la sua brava scivolatina a Phillip Island ma cosa importa? L’importante è che sembra avere trovato il bandolo della matassa che lo scorso anno spesso gli era sfuggito, e si sente preparato per il grande salto: incrociate le dita!
Yamaha, Locatelli incisivo
Yamaha è pronta alla controffensiva. Non tanto con Toprak Razgatlioglu come ci si potrebbe aspettare, quanto con il suo compagno di squadra Andrea Locatelli, a sua volta incisivo e costante in questi test. Brillante talento in attesa di esplodere, forse è pronto per agganciarsi al treno dei primissimi. Quello di cui sicuramente farà parte anche ”Razga”. Il turco è un animale da gara e aspetta sornione: ha lavorato molto alla ricerca di grip sulla ruota posteriore, finora non ha sfavillato ma al momento giusto non manca mai l’appuntamento. E le Yamaha sembrano competitive. Lo dimostrano le belle prestazioni dei rookies (per la Superbike) Dominique Aegerter, vincitore lo scorso anno dei titoli Supersport e MotoE, e Remy Gardner: hanno sostituito un ottimo pilota come Garrett Gerloff sulle moto del team satellite GYTR GRT e non lo stanno facendo rimpiangere.
Kawasaki c’è da lavorare
Non sembra invece ancora a posto la Kawasaki: Rea sapete com’è fatto, quello che manca alla moto ce lo mette con il coraggio di un sei volte campione del mondo, ma la ZX-10R deve ancora progredire. Lo dimostrano le fatiche del suo compagno di box Alex Lowes. Allo stesso modo ci si aspettava qualcosa di più dalle Honda di Iker Lecuona e Xavi Vierge, fino a questo momento rimaste in secondo piano.
Gli altri italiani
Per la gioia degli italiani ci sono altre Ducati da tenere d’occhio: con quella del Team Go Eleven continua a farsi notare Peter Oettl, ma con quella del team Barni sembra avere buon prospettive anche Danilo Petrucci, reduce da un anno negli States dove ha conquistato il secondo posto nel campionato superbike AMA. E certo non si può trascurare Axel Bassani, lo scorso anno campione degli “indipendenti”; finora non ha brillato ma il Team Motocorsa tradizionalmente procede per gradi e lui resta un uomo in grado di fare il colpaccio.
L’ultima nota per le BMW che continuano a faticare, sia quelle ufficiali di Scott Redding e Michael van der Mark, che quelle private di Loris Baz e Gerloff. Gran motore ma poca adattabilità ai differenti circuiti.
Al via del campionato anche il nostro Lorenzo Baldassarri con la Yamaha GMT94, e l’ex iridato Tom Sykes schierato sulla Kawasaki Puccetti.