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Honda, un anno da dimenticare. Camier: "Ma in sbk facciamo progressi"

In MotoGP sono arrivati solo due podi e l'ultimo posto nel mondiale costruttori, nelle derivate di serie c'è stata una rivoluzione ma per ora ha pagato poco. Il team manager inglese: "Abbiamo cambiato piloti e fornitori, fare l'ultimo step è la parte più difficile"

Il 2022 è stato il vero annus horribilis di HRC, che agli insuccessi in superbike ha affiancato una debacle senza precedenti in MotoGP: nessuna vittoria, due soli podi e l'ultimo posto nella classifica costruttori. Alla luce del disastro nel motomondiale, i risultati nel campionato delle derivate di serie sono sembrati persino incoraggianti. Ne ha parlato con il sito ufficiale della superbike Leon Camier, il team manager di Honda.

 

L'ennesima rivoluzione

La nuova CBR 1000RR-R nel 2020 e 2021 ha faticato moltissimo, tanto che durante l'inverno scorso c'è stata una vera e propria rivoluzione: non solo con l'arrivo di Iker Lecuona e Xavi Vierge come piloti, ma anche con grandi cambiamenti tecnici nei fornitori. “Con due rookie eravamo fiduciosi che avrebbero reso bene – una volta che avessero imparato la categoria- ma quest’anno anche la base del nostro pacchetto è diventata molto più stabile. Ci sono stati alcuni cambiamenti, come sappiamo, relativi alle sospensioni e ai freni. In generale penso perciò che l’annata sia andata molto bene. Molte volte siamo stati molto veloci con entrambi i piloti. Tanti piazzamenti tra i primi sei e un podio; un podio un po’ regalato ma comunque abbiamo dovuto lottare per trovarci lì”.

 

Un domani migliore

Camier crede che si possa andare avanti sulla buona strada intrapresa. “Siamo piuttosto fiduciosi sul fatto che in futuro continueremo a fare dei passi avanti. Sicuramente servirà tempo, non è un qualcosa che possiamo svoltare in una giornata. In Giappone stanno lavorando intensamente ma non sono sempre super veloci per apportare cambiamenti e, quando lo fanno, vogliono essere sicuri che stiamo andando nella giusta direzione. È un po’ la loro filosofia”. Le super concessioni non sembrano scaldare il cuore del team manager HRC: “Le super concessioni non risolvono tutto subito. Ci sono tante piccole parti che abbiamo bisogno di continuare a migliorare nel team e anche sulla moto. La parte impegnativa è fare l'ultimo step ed è lì che ci troviamo adesso”.

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