Ducati, c’è tanto da lavorare
Al termine della terza giornata di test malesi, il distacco di Ducati da Honda e Yamaha è di circa 2 secondi. Un abisso addirittura peggiore rispetto a quello 2012, quando in sella c'era Valentino Rossi. La strada è lunga e tutti devono “rimboccarsi le maniche”. Ecco le dichiarazioni di Ciabatti, Dovizioso e Hayden
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MotoGP
Nicky Hayden: "non siamo soddisfatti"
“Ovviamente non possiamo essere soddisfatti quando il nostro passo è così lontano dai primi, ma sapevamo che qui sarebbe stata dura. Sepang non è mai stata una pista particolarmente favorevole per la Ducati: siamo venuti a correre qui lo scorso ottobre e la moto da allora non è cambiata molto. Abbiamo trovato un paio di soluzioni interessanti nel corso del test, che ci hanno permesso di girare ad un passo più costante nella terza giornata: credo però che ci sia bisogno di una svolta tecnica molto più importante. In ogni caso è stato bello tornare in moto e lavorare di nuovo con i ragazzi del team. La squadra ha lavorato veramente tanto in questi giorni e dobbiamo continuare a rimanere motivati e dare agli ingegneri le informazioni corrette, in modo che possiamo cominciare a fare dei progressi abbastanza presto.”
Andrea Dovizioso: "la situazione è complicata"
“Non c’è da fare un vero e proprio bilancio, sapevamo di arrivare qua e dover lavorare il più possibile per dare molti feedback agli ingegneri, e in effetti ne abbiamo dati tanti! Eravamo consapevoli di partire da questa situazione, quindi non siamo così sorpresi. C’è molto da lavorare, e purtroppo il lato negativo è che ci vuole tempo e in MotoGP non ce n’è mai tanto. Spero che a Sepang 2 riusciremo a provare delle nuove soluzioni, anche se probabilmente il tempo non sarà sufficiente per fare qualcosa di veramente importante. È una situazione complicata: ci sarà da soffrire nella prima parte del campionato ma siamo qui per lavorare sodo.”
Paolo Ciabatti: "non c'è tempo da perdere"
“Ovviamente non siamo soddisfatti. Sapevamo di partire da una base che necessitava di un lavoro importante di sviluppo, ma non fa mai piacere rendersi conto di essere ancora così lontani dai primi. I nostri ingegneri hanno però raccolto dati importanti e adesso non ci resta che rimboccarci le maniche e proseguire con il programma di sviluppo che è stato impostato in azienda. L’obiettivo è chiaro: riportare al più presto la Ducati nelle parti alte della classifica.”Foto e immagini
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