Dakar 2021 - Stefan Svitko tra i grandi: un "privato" ottavo a Jeddah con un po' d'Italia
Lo slovacco, pilota di grande esperienza, ha corso una gara intelligente, guadagnando sempre posizioni. Quindicesimo al termine della prima tappa, nella seconda parte del rally è entrato in top ten senza più uscirne e ha portato al traguardo anche un po' di Italia
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Non è facile arrivare in top ten alla Dakar se non hai una moto ufficiale, è così ormai da qualche anno. Pneumatici, assistenza, e ovviamente moto con quel qualcosina in più a livello prestazionale: essere un pilota factory ha molti vantaggi, ma non sempre i top rider si portano a casa tutta la gloria, le eccezioni non mancano anche ai giorni nostri. Complice in questo 2021 una vera e propria ecatombe di piloti ufficiali, tra incidenti e rotture, tre KTM “private” hanno raggiunto un posto tra le prime dieci posizioni.
Un ottavo di esperienza
Quinto si è classificato Skyler Howes, del BAS Racing Team, mentre Stefan Svitko si è piazzato ottavo. Per il veterano dello Slovfnat Rally Team è stato un risultato eccellente, il suo quarto migliore di sempre in 12 apparizioni, tre posizioni più in alto rispetto all'anno scorso, alla sua prima partecipazione in terra saudita.
21esimo nel prologo, lo slovacco si è portato al quindicesimo posto al termine del primo giorno, per poi scalare con costanza la classifica. Dal nono giorno è rimasto sempre in top ten, confermando di essere un vero e proprio “guerriero” della Dakar.
Un tocco italiano
Svitko corre per un team del suo Paese, ma ha un tocco italiano dal momento che ha vestito abbigliamento del produttore Brema. Per lui è stata una Dakar di grande intelligenza, e nelle ultime tappe ha beneficiato del ritiro di molti top rider: De Soultrait, Cornejo, Price, e tutta la truppa Yamaha che ha lasciato per strada diversi motori. Svitko ha così incarnato la figura del moderno Davide, contro Golia: l'ottavo posto è un risultato eccellente per il trentottenne slovacco, in grado di portare la sua Ktm privata a solo 1h43’07” da Kevin Benavides, leader della classifica generale.
Un ottavo di esperienza
Quinto si è classificato Skyler Howes, del BAS Racing Team, mentre Stefan Svitko si è piazzato ottavo. Per il veterano dello Slovfnat Rally Team è stato un risultato eccellente, il suo quarto migliore di sempre in 12 apparizioni, tre posizioni più in alto rispetto all'anno scorso, alla sua prima partecipazione in terra saudita.
21esimo nel prologo, lo slovacco si è portato al quindicesimo posto al termine del primo giorno, per poi scalare con costanza la classifica. Dal nono giorno è rimasto sempre in top ten, confermando di essere un vero e proprio “guerriero” della Dakar.
Un tocco italiano
Svitko corre per un team del suo Paese, ma ha un tocco italiano dal momento che ha vestito abbigliamento del produttore Brema. Per lui è stata una Dakar di grande intelligenza, e nelle ultime tappe ha beneficiato del ritiro di molti top rider: De Soultrait, Cornejo, Price, e tutta la truppa Yamaha che ha lasciato per strada diversi motori. Svitko ha così incarnato la figura del moderno Davide, contro Golia: l'ottavo posto è un risultato eccellente per il trentottenne slovacco, in grado di portare la sua Ktm privata a solo 1h43’07” da Kevin Benavides, leader della classifica generale.
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