Dakar 2022, sette pretendenti per la corona di campione
Mancano cinque tappe all'arrivo di Jeddah e dietro ad Adrien van Beveren ci sono altri sei piloti in grado di vincere il rally. Matthias Walkner guida l'inseguimento dello squadrone KTM, ma anche Kevin Benavides e Sam Sunderland sono staccati di poco. Domani tappa lunga, con tanta sabbia e buone possibilità di nuovi sconvolgimenti in graduatoria
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Off-Road
Mancano 5 tappe alla fine del Dakar 2022 e lo stage di domani sarà il più lungo da qui all'arrivo, con 435 chilometri di trasferimento e 395 di speciale. I primi 200 di ps saranno un autentico tuffo nelle dune e come oggi la navigazione potrebbe riservare diverse sorprese. Anche nelle ultime quattro tappe ci sarà margine per un rimescolamento al vertice e con una classifica come quella attuale, ancora “corta”, il nome del vincitore finale è tutt'altro che scritto.
I magnifici sette
È il numero dei piloti che possono realisticamente ancora ambire alla vittoria, quelli racchiusi nello spazio di dieci minuti. Adrien van Beveren guida la graduatoria, con 5'12” di vantaggio su Matthias Walkner, nonostante il francese non abbia vinto nemmeno una tappa in questa edizione. Yamaha punta tutto su di lui e il trentenne nativo di Hazebrouck è deciso a portare la moto al traguardo. Dopo quattro ritiri consecutivi – non solo per colpe sue- van Beveren sembra avere finalmente trovato il giusto mix tra velocità e gestione, e i risultati del suo 2021 agonistico sono solidi come il suo approccio. Alle sue spalle, come accennato sopra, c'è l'austriaco di KTM, altro pilota che in questa edizione non si è mai imposto in un singolo stage. Walkner non ha un distacco troppo importante, corre per il team di riferimento del panorama rallystico e ha già in bacheca una vittoria assoluta al Dakar nel 2018, il che contribuisce a togliere un po' di pressione dalle sue spalle.
Gruppo compatto
Grosso modo sugli stessi distacchi ci sono anche il campione in carica Kevin Benavides (5'23”) e Sam Sunderland (5'38”), con l'inglese che ha appena ceduto la testa della classifica dopo giorni trascorsi a fare la lepre. I giochi per loro sono più che mai aperti: esperienza, velocità e una moto al top non mancano tanto al neo acquisto KTM che al superstite del team GasGas (Daniel Sanders è finito ko proprio oggi per un incidente nel trasferimento).
Gli outsider
In questa griglia virtuale vanno aggiunti altri tre pretendenti, con una posizione arretrata rispetto ai precedenti, ma non per questo fuori gioco. Lorenzo Santolino, Pablo Quintanilla e Joan Barreda sono distaccati rispettivamente di 6'34”, 8'15” e 8'33” da van Beveren e almeno fino a domani sera hanno tutte le carte in regola per ridurre significativamente il gap. Tra i tre Bang Bang è probabilmente il più veloce in assoluto, come si è visto anche oggi dove c'era da spingere. Ma la navigazione sarà probabilmente decisiva da qui a Jeddah e vincere un paio di speciali potrebbe pesare meno che evitare errori al road book.
I magnifici sette
È il numero dei piloti che possono realisticamente ancora ambire alla vittoria, quelli racchiusi nello spazio di dieci minuti. Adrien van Beveren guida la graduatoria, con 5'12” di vantaggio su Matthias Walkner, nonostante il francese non abbia vinto nemmeno una tappa in questa edizione. Yamaha punta tutto su di lui e il trentenne nativo di Hazebrouck è deciso a portare la moto al traguardo. Dopo quattro ritiri consecutivi – non solo per colpe sue- van Beveren sembra avere finalmente trovato il giusto mix tra velocità e gestione, e i risultati del suo 2021 agonistico sono solidi come il suo approccio. Alle sue spalle, come accennato sopra, c'è l'austriaco di KTM, altro pilota che in questa edizione non si è mai imposto in un singolo stage. Walkner non ha un distacco troppo importante, corre per il team di riferimento del panorama rallystico e ha già in bacheca una vittoria assoluta al Dakar nel 2018, il che contribuisce a togliere un po' di pressione dalle sue spalle.
Gruppo compatto
Grosso modo sugli stessi distacchi ci sono anche il campione in carica Kevin Benavides (5'23”) e Sam Sunderland (5'38”), con l'inglese che ha appena ceduto la testa della classifica dopo giorni trascorsi a fare la lepre. I giochi per loro sono più che mai aperti: esperienza, velocità e una moto al top non mancano tanto al neo acquisto KTM che al superstite del team GasGas (Daniel Sanders è finito ko proprio oggi per un incidente nel trasferimento).
Gli outsider
In questa griglia virtuale vanno aggiunti altri tre pretendenti, con una posizione arretrata rispetto ai precedenti, ma non per questo fuori gioco. Lorenzo Santolino, Pablo Quintanilla e Joan Barreda sono distaccati rispettivamente di 6'34”, 8'15” e 8'33” da van Beveren e almeno fino a domani sera hanno tutte le carte in regola per ridurre significativamente il gap. Tra i tre Bang Bang è probabilmente il più veloce in assoluto, come si è visto anche oggi dove c'era da spingere. Ma la navigazione sarà probabilmente decisiva da qui a Jeddah e vincere un paio di speciali potrebbe pesare meno che evitare errori al road book.
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