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Dakar 2021: lo squadrone Honda vince le tappe, ma Price resta il favorito per il successo finale

Negli ultimi quattro stage il miglior tempo è stato sempre appannaggio di Barreda, Benavides e Brabec, ma l'australiano sbaglia poco ed è costantemente davanti. Una caduta mette fuori gioco Branch per il podio, Sunderland e De Soultrait sono ancora in lizza per la vittoria. Tra gli italiani c'è un super Maurizio Gerini, in testa alla Malle Moto. Zacchetti e Picco tengono duro, Ceci ha vinto una tappa ed è nono tra gli SSV
Il secondo Dakar in terra saudita si sta rivelando uno dei più emozionanti e incerti degli ultimi anni: la prima tappa disputata dopo il giorno di riposo non ha fatto che aumentare il novero dei vincitori e il gruppetto di testa nella classifica generale è davvero compatto. C'è un poker di piloti in due minuti e mezzo, ancora otto in un quarto d'ora. Ma chi ha le maggiori possibilità di portare a casa il successo finale? Proviamo a dare un occhio alle possibilità dei favoriti, per quanto hanno mostrato fino ad adesso e per le carte che hanno ancora in serbo da giocare.

Un gregario al comando?
Alla vigilia del Dakar, Jose Ignacio Cornejo Florimo appariva decisamente in ombra rispetto al campione in carica Ricky Brabec e alla superstar spagnola Joan Barreda. Ma Bang Bang ha fatto qualche errore di troppo di navigazione, e l'americano a inizio maratona ha forse marcato un po' troppo stretto il compagno, finendo per commettere alcuni degli stessi sbagli. A oggi quindi il cileno comanda la generale, anche se per un solo, simbolico secondo su Toby Price.

Una gestione attenta
L'australiano in queste sette tappe non è stato esente da errori, ma ha sbagliato sostanzialmente una sola volta, nella seconda tappa, quando è arrivato al traguardo con 32' di ritardo su Barreda. Il giorno successivo però il due volte campione del Dakar ha vinto lo stage con una prova di carattere, e da allora ha sempre tenuto d'occhio i propri avversari senza concedere nulla, o quasi. Il favorito, quando mancano cinque tappe, rimane Toby.

Fuochi d'artificio Honda
Tre vittorie con Barreda, una con Benavides e una con Brabec – che aveva fatto suo anche il prologo-. Lo squadrone ufficiale HRC non manca di prendersi i titoli dei giornali e negli ultimi quattro giorni si è sempre imposto al termine della tappa con uno dei propri piloti. Nella classifica generale però Benavides però paga già 7 minuti e mezzo al compagno di squadra e a Price; l'argentino inoltre non è in perfette condizioni dopo la caduta nella tappa 5, quando ha rimediato una brutta botta al naso e distorsioni alle caviglie. Barreda dal canto suo è ancora oltre i 10 minuti di ritardo e Brabec addirittura a un quarto d'ora. Il Monster Energy Team a questo punto deve aiutare Cornejo Florimo a tenere testa alle KTM, ma il gioco di squadra non sembra il piatto forte in casa Honda.

Sotto le attese
Sam Sunderland va tenuto d'occhio: 2'10” a questo punto della gara non sono un distacco che può compromettere il successo finale, e lo stesso si può dire per Xavier De Soultrait: il francese tiene alto l'orgoglio nazionale con la propria Husqvarna ufficiale, a due minuti e mezzo dalla prima piazza. Per gli altri il gioco si fa duro: Skyler Howes per un giorno è stato anche in testa alla generale, ma l'americano ha poca esperienza ed è ormai a 12'. Ross Branch invece, che fino a ieri era quarto, per via di una brutta caduta è precipitato a 40 minuti dalla vetta. La moto del pilota Yamaha si è scomposta in un tratto di sabbia e canali, e il mono lo ha catapultato in avanti: per fortuna non c'è stata nessuna conseguenza seria , ma i giochi per la generale sono finiti. Menzione infine per Daniel Sanders: il rookie dello squadrone KTM è al nono posto, anche se staccato di ormai 16' dalla vetta.

Gli italiani
Bella gara fino ad adesso per il nostro Maurizio Gerini, in testa alla classifica della Malle Moto. Gerry guida il ranking dedicato a chi corre senza assistenza, con soli 36” sul lituano Gelazninkas ed è nei trenta della assoluta. Buona anche la gara di Cesare Zacchetti (ottavo nella Malle Moto e 48esimo nella assoluta) e di Franco Picco (15esimo di classe e 54esimo nella assoluta). Non si può fare a meno poi di sottolineare la prova di Paolo Ceci, che quest'anno corre come co-equipier del fratello di Nasser, Khalifa Al Attiyah. I due hanno vinto la tappa 6 e sono noni tra gli SSV, nonostante qualche foratura di troppo.

Una lunga notte
Questa sera ci sarà il bivacco della tappa Marathon a Sakaka, chi ha qualche problema deve arrangiarsi a sistemarlo in autonomia. Non è uno scherzo, perché domani si corrono altri 700 chilometri, anche se “solo” 375 di speciale. La gara torna verso ovest, poi ci sarà la tappa ad anello e la maratona riprenderà a muoversi in direzione sud, fino al traguardo di Jeddah, del 15 gennaio.

UPDATE: Toby Price ha danneggiato la mousse posteriore della sua KTM nel corso della settima tappa, e non potendola sostituire ha dovuto arrangiarsi con nastro americano e fascette per tenere insieme il copertone! Vedremo come arriverà al termine della tappa di oggi
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