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Dakar 2014: ecco la Yamaha YZ450F Rally ufficiale di Cyril Despres

Dakar 2014 - Cyril Despres ha firmato con Yamaha e correrà con la YZ450F Rally 2014. La nuova creatura di Iwata punta a interrompere il dominio di KTM nella competizione più dura del mondo, grazie ad una struttura ufficiale e al vincitore dell'edizione 2013. Con Despres ci saranno anche Pain, Verhoeven e Metge
Una sfida difficile, ma non impossibile
Ecco la grande novità della Dakar 2014, presentata in forma ufficiale: Cyril Despres, vincitore dell'edizione 2013 del rally più duro del mondo, ha firmato un contratto con Yamaha. Despres sarà il pilota di punta della casa di Iwata che da quest'anno è nuovamente impegnata in forma ufficiale nelle competizioni Rally Raid con la nuova YZ450F Rally 2014. Il francese ha accettato una sfida non facile: la KTM vince indisturbata la competizione da 12 anni e batterla sarà difficile, soprattutto nelle mani di Marc Coma, in cerca di riscatto dopo aver saltato l'edizione passata a causa di un infortunio. Insieme al campione francese Yamaha ha rinnovato completamente la sua arma per i rally raid, a partire dall'estetica: ora c'è un grande cupolino che protegge la strumentazione e il road-book, tutte le sovrastrutture sono state ridisegnate e i fari sono piccoli con illuminazione a LED. Accanto a Cyril correranno altri esperti piloti: Michael Metge, Olivier Pain e l’olandese Frans Verhoeven, tutti agguerriti e determinati a strappare il podio alle moto arancioni nelle due settimane di gara. Del resto lo scorso anno le Yamaha non ufficiali schierate dai privati hanno comandato la classifica per diverse tappe, quindi la base tecnica di partenza è più che valida per puntare alla vittoria. Il percorso porterà i rallysti in Bolivia per la prima volta, mentre la maggior parte delle tappe in Cile e Argentina sono state riprogettate per un'avventura tutta nuova, come conferma anche Cyril: "E’ chiaro che l’edizione 2014 sarà particolarmente difficile. Nelle tappe ‘Marathon’ non avremo alcuna assistenza meccanica esterna al bivacco, quindi in quei giorni si cercherà di proteggere la moto il più possibile. Poi ci sono i “Bike only courses”, i percorsi solo per moto, e questo significa che gli organizzatori ci manderanno in certi posti dove le auto non possono andare: lì la guida sarà più tecnica, e probabilmente più impegnativa dal punto di vista fisico. E i 1.000 km in più la dicono tutta. In questo momento siamo nella fase finale dei preparativi prima della partenza per il Sud America, quindi siamo tutti piuttosto occupati! Ho una intensa routine di allenamento che ho stabilito insieme al mio allenatore e che richiede una buona parte della giornata, poi ci sono le interviste da fare, i dettagli ‘last-minute’ da sistemare con la squadra e un altro milione di piccole cose a cui prestare attenzione, non ultima l’analisi del percorso 2014. Ovviamente riceveremo il road book solo il giorno prima della tappa, quindi le informazioni al momento sono molto limitate.
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