CIV: la Superbike "economica" fa il boom di iscritti

Si chiama Superbike, si legge Superstock

Il Campionato Italiano Velocità sta subendo una costante evoluzione per avvicinare le varie categorie alle serie mondiali, ma necessaria allo stesso tempo per contenere i costi e dare la possibilità di correre a tanti piloti. Il regolamento 2013 vede una storica rivoluzione per la categoria Superbike che adotta le regole della Superstock 1000 (categoria che non esisterà più) e impone l'uso di moto molto simili a quelle di produzione acquistabili in concessionaria. Le gomme, come nel mondiale, saranno da 17" e per un'intera stagione saranno utilizzabili solo 3 motori. Questo rende bene l'idea del contenimento dei costi e la nuova formula del CIV sembra convincere la Federazione e i team, che hanno già raggiunto il numero record di 40 iscritti per il primo round in programma al Mugello il 6-7 aprile (raggiungendo il numero massimo dei piloti ammessi in griglia). Con questo risultato, la Superbike italiana sarà il campionato nazionale con più iscritti in Europa, seguita dall'inghilterra con 32 piloti nella BSB, Francia con 27 iscritti alla FSBK e soltanto 20 partenti nella prima gara dell'IDM, il campionato tedesco. Certo, le altre serie europee continuano a correre con moto preparate Superbike e non Superstock. Ma la formula italiana piace a tutti: siamo all'inizio di una rivoluzione per il motociclismo europeo?