Chrissy Rouse non ce l'ha fatta: muore a 26 anni pilota del BSB
Il giovane inglese aveva perso il controllo della sua moto durante il primo giro di gara 3 del British Superbike in corso a Donington Park. Per provare a stabilizzare il quadro clinico, inizialmente era stato indotto in coma artificiale, ma non è servito a evitare il decesso
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SuperBike
Chrissy Rouse, ventiseienne motociclista di Newcastle-Upon-Tyne, ha perso la vita in seguito all'incidente registratosi domenica scorsa al via di gara 3 nel British Superbike disputatosi a Donington Park. Indotto in coma artificiale per una grave lesione alla testa, è deceduto ieri.
La dinamica dell'incidente
La tragedia si è consumata nel corso del primo giro della terza gara in programma del British Superbike. In uscita dal tornantino Goddard, Chrissy Rouse è incappato in un rovinoso highside. Successivamente è stato travolto in pieno da un pilota (non identificato e comunicato) che lo seguiva. Le riprese televisive non hanno potuto fornire ulteriori dettagli in merito alla dinamica, se non la fase iniziale dell’highside.
Il comunicato
“Con grande rammarico dobbiamo annunciare che Chrissy Rouse, 26 anni, di Newcastle-upon-Tyne, è deceduto per le ferite riportate ed è morto pacificamente, assistito dalla sua famiglia in ospedale all'inizio di questo pomeriggio. I famigliari di Chrissy desiderano esprimere il loro profondo apprezzamento per il sostegno e gli auguri ricevuti in questi giorni. Inoltre desiderano ringraziare tutti i marshall presenti e i servizi medici che hanno fornito impegno e cure assistendo Chrissy. La famiglia chiede privacy in questo momento difficile, mentre tutti loro cercano di affrontare uniti la loro devastante perdita. MSVR sta ora lavorando con il coroner, la polizia e il l'organismo di controllo delle gare motociclistiche per indagare sulle circostanze complete di questo tragico incidente. Le nostre più sentite condoglianze sono estese alla famiglia, agli amici e ai membri del team di Chrissy”.
Un problema ricorrente
Purtroppo quasi tutti gli incidenti letali che si registrano in questi ultimi anni seguono la stessa dinamica. La sicurezza sulle piste è enormemente aumentata, le vie di fuga sono state migliorate, ma c'è poco da fare quando più piloti sono coinvolti a distanza ravvicinata in una caduta.
Alle 19.30 italiane di ieri, il promoter del British Superbike ha comunicato che per Rouse non c’erano più speranze. Campione britannico Superstock 1000 nel 2020, quest’anno era tornato a correre nel BSB con Crowe Performance BMW.
La dinamica dell'incidente
La tragedia si è consumata nel corso del primo giro della terza gara in programma del British Superbike. In uscita dal tornantino Goddard, Chrissy Rouse è incappato in un rovinoso highside. Successivamente è stato travolto in pieno da un pilota (non identificato e comunicato) che lo seguiva. Le riprese televisive non hanno potuto fornire ulteriori dettagli in merito alla dinamica, se non la fase iniziale dell’highside.
Il comunicato
“Con grande rammarico dobbiamo annunciare che Chrissy Rouse, 26 anni, di Newcastle-upon-Tyne, è deceduto per le ferite riportate ed è morto pacificamente, assistito dalla sua famiglia in ospedale all'inizio di questo pomeriggio. I famigliari di Chrissy desiderano esprimere il loro profondo apprezzamento per il sostegno e gli auguri ricevuti in questi giorni. Inoltre desiderano ringraziare tutti i marshall presenti e i servizi medici che hanno fornito impegno e cure assistendo Chrissy. La famiglia chiede privacy in questo momento difficile, mentre tutti loro cercano di affrontare uniti la loro devastante perdita. MSVR sta ora lavorando con il coroner, la polizia e il l'organismo di controllo delle gare motociclistiche per indagare sulle circostanze complete di questo tragico incidente. Le nostre più sentite condoglianze sono estese alla famiglia, agli amici e ai membri del team di Chrissy”.
Un problema ricorrente
Purtroppo quasi tutti gli incidenti letali che si registrano in questi ultimi anni seguono la stessa dinamica. La sicurezza sulle piste è enormemente aumentata, le vie di fuga sono state migliorate, ma c'è poco da fare quando più piloti sono coinvolti a distanza ravvicinata in una caduta.
Alle 19.30 italiane di ieri, il promoter del British Superbike ha comunicato che per Rouse non c’erano più speranze. Campione britannico Superstock 1000 nel 2020, quest’anno era tornato a correre nel BSB con Crowe Performance BMW.
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