Carlos Checa: "la Panigale è una moto difficile da capire"
Carlos parla dello sviluppo problematico della nuova 1199 Panigale e delle sfide da affrontare per il prossimo mondiale. Non è ancora il momento per ritirarsi e ormai pare certa la sua conferma col team Althea
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SuperBike
Checa parla come un uomo Ducati anche per il 2013
Carlos Checa ha rilasciato un'intervista al sito motorsport-magazin parlando della sua stagione 2012, della 1199 Panigale e del suo futuro nella categoria Superbike. Non conferma la firma con il team Althea (che non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali a riguardo) ma dalle sue parole si capisce che nel 2013 Carlos sarà nella squadra romana per il quarto anno. Carlos parla del suo difficile campionato: "l'ideale sarebbe conoscere molto bene gli avversari e conoscere i loro punti di forza. Noi abbiamo fatto del nostro meglio per tutto l'anno, sappiamo che BMW con Melandri, Biaggi con Aprilia, Kawasaki con Sykes e Rea con la Honda sono più forti. E' chiaro che, per ora, Aprilia e BMW sono molto veloci, hanno un motore molto potente, ma anche piloti molto esperti. Sykes è cresciuto con la sua Kawasaki. Sappiamo che il livello è alto, ma mi interessa la mia squadra, la mia moto e migliorare me stesso. Questa è l'unica garanzia che ho per la prossima stagione ".L'incognita Panigale
Sulla Panigale invece il giudizio è in chiaroscuro:"La moto è completamente diversa come telaio e motore. Nel test ho notato che il motore non era molto potente, il telaio è diverso e non dico se meglio o peggio. Ci sono alcuni aspetti che amo, su altri c'è ancora bisogno di lavorare. Svilupparla sarà un gran lavoro, soprattutto con il motore e con gli pneumatici. Nei test non era perfetta perché faceva troppo caldo e non abbiamo potuto lavorare con la certezza di fare bene. Dobbiamo cominciare a lavorare il più presto possibile perché è una moto con un telaio completamente diverso. Il campionato inizia ai primi di febbraio e dalla fine di ottobre in Europa il tempo non è bello per lavorare. Abbiamo bisogno di un piano intensivo per chiudere l'anno con una buona base per il prossimo."Non vuole smettere di correre e imparare
Di ritiro al momento proprio non se ne parla, le motivazioni e gli stimoli al pilota spagnolo non mancano "Questo è il mio obiettivo, continuare sempre a imparare. Sicuramente quando morirò ci sarà ancora tanto da imparare, non c'è limite alla saggezza, si può sempre imparare qualcosa. Quando tutto funziona, poi posso dare il meglio di me stesso in gara, quindi sono felice. Sono riuscito a raggiungere un livello molto alto nel mondo dei motori, ho imparato molto, ho vissuto grandi esperienze e sono molto soddisfatto. Ora mi sento bene e voglio fissare nuovi obiettivi che mi motivino, quando il mio livello o la mia motivazione non saranno più al massimo, allora sarà il momento di smettere."
Laguna Seca pista prefertita di Carlos, ma odia Monza
Sulle sue abitudini pre gara e i suoi circuiti preferiti e odiati Carlos non nasconde nulla: "Di solito faccio un giro di pista in scooter o correndo, ma cercando di rimanere rilassato, soprattutto quando siamo già in pista il mercoledì e giovedi. In caso contrario, niente di speciale. L'ordine nelle mie cose come tuta e casco mi aiuta molto, poi mi rilassa fare una buona pianificazione con il mio ingegnere, stabilire che cosa provare e come." Qual è la tua pista preferita? "Mi piacciono Miller e Laguna Seca. Principalmente, Laguna Seca e il cavatappi, ci sono andato diverse volte. Anche il Nürburgring non mi dispiace ma non mi piace dire che un circuito è meglio di un altro, mi sento molto bene in quasi tutte le piste, tranne Monza che non mi piace."Foto e immagini
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Carlos icona sportiva di passione e grande professionalità, peccato non averlo visto lottare fra i primi quest'anno... e con la Panigale la vedo molto dura
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