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MotoGP: buona fine e miglior principio!

Casey Stoner e gli altri protagonisti della MotoGP passano le feste pensando già al prossimo campionato della MotoGP. I piloti e le squadre del Mondiale stanno facendo in questo periodo un bilancio della stagione passata, fissando gli obiettivi per l’anno prossimo.
Proviamo a fare anche noi un bilancio del 2011 e qualche previsione sulla stagione 2012, cercando di capire cosa ci dobbiamo aspettare da un’annata che proporrà un cambiamento importante: il salto di cilindrata delle moto.

Honda HRC

Moto
Nel 2011 la RC211V ha messo in mostra una superiorità a tratti imbarazzante. La 1000 della Casa dell’ala dorata è stata la prima a scendere in pista ed è sembrata già molto competitiva. Il potenziale tecnologico Honda è fuori discussione e sembra che abbiano trovato la strada giusta dopo anni di grandi rivoluzioni e poche soddisfazioni con la 800. Per i competitors si preannunciano tempi duri.



Casey Stoner
Stagione perfetta la sua. Un solo zero nella gara di Jerez (quando fu abbattuto da Rossi) e poi prestazioni sempre da podio. Per uno che veniva accusato di avere nell’incostanza il limite principale si tratta di una bella rivincita! Per il 2012 il favorito è sicuramente lui. L’unico limite potrebbe venire dalla sua motivazione. Ha dichiarato più volte di non voler correre a lungo e di non gradire la vita nel paddock. L’arrivo di un figlio e la conseguente e inevitabile minor presenza dell’importantissima moglie Adriana potrebbero disturbare in qualche misura la concentrazione dell’australiano.



Dani Pedrosa
Ha perso, a suo dire, il campionato per lo stop di 4 gare conseguente all’infortunio patito a Le Mans nel contatto con Simoncelli. Comunque ha vinto due gare contro le dieci di Stoner: per avere la stessa moto non è granché… Il suo limite principale è la fragilità fisica che gli costa stop pesanti dopo ogni caduta. Difficile, in queste condizioni, centrare il titolo in una categoria combattuta a così alto livello. Deve obbligatoriamente fornire nel 2012 una prestazione convincente; la Repsol lo ha sempre appoggiato incondizionatamente, ma il sorgere dell’astro Marquez, anche lui beniamino del petroliere spagnolo, potrebbe minacciare la sua permanenza futura in HRC.

Yamaha Factory

Moto
La politica di piccole evoluzioni della M1 sembra aver portato la moto al massimo dello sviluppo. Soprattutto il motore si è dimostrato quest’anno decisamente in sofferenza contro i cavalli del propulsore Honda. Qualche guaio col telaio 2011 poco stabile in frenata ha ulteriormente complicato la vita dei piloti. La Yamaha si è dimostrata sempre facile da guidare e versatile nell’adattarsi ai diversi tracciati e ad ogni condizione meteorologica, ma sul piano della prestazione pura non è più al top. L’arrivo del 1000 potrebbe aiutare la Casa dei tre diapason; il deficit di cavalli potrebbe essere ripianato dall’aumento di cilindrata e la proverbiale facilità di guida potrebbe rivelarsi importante con potenze così elevate. La nuova moto ha girato meno di Honda ma è sembrata subito molto competitiva.



Jorge Lorenzo
Ha combattuto, ci ha provato, si è preso qualche rischio e in ultimo si è anche fatto male. Il maiorchino non ha lasciato nulla di intentato per mantenere il numero 1 sulla sua carena. Più che le sole tre vittorie, hanno pesato negativamente alcune gare dove Lorenzo non è riuscito ad essere competitivo abbandonando anche la lotta per il podio, oltre all’infortunio patito in Australia nel finale di stagione. Determinazione e volontà non gli fanno certo difetto; nel 2012 se la Yamaha sarà all’altezza non è improbabile che sia di nuovo lui il principale avversario di Casey.



Ben Spies
Una stagione a corrente alternata. Una vittoria ad Assen, alcune gare incolori e un finale di stagione difficile salvato dalla bella prestazione, e relativo secondo posto, di Valencia. Il texano sembrava dopo la scorsa stagione pronto per inserirsi nella lotta al vertice ed invece in alcuni momenti è sembrato addirittura involuto rispetto al 2010. Il 2012 deve essere l’anno della sua conferma; in una MotoGP che fatica a trovare personaggi nuovi, Ben è troppo talentuoso per non essere un pretendente fisso al podio

Ducati

Moto
Un vero rebus. La moto che a fine 2010 aveva vinto 3 delle ultime 6 gare, con Rossi è naufragata portando a casa un unico podio in stagione. Team e piloti si sono persi nel cercare di rendere una moto difficile e amica solo di Stoner una moto più “normale” e guidabile, nonché appetibile, da un maggior numero di piloti. Il bilancio si è chiuso ampiamente in rosso e a preoccupare maggiormente è che il sospirato telaio deltabox in alluminio non ha risolto d’incanto i problemi. Diventano vitali i test di Sepang che cominceranno il 31 gennaio. Vedremo la vera Ducati e se non andrà bene rimediare in corsa sarà difficile se non impossibile.


Valentino Rossi
A suo favore la voglia di far bene e di non mollare mai che gli è costata un numero di cadute che solo al debutto nel ’96 Valentino aveva collezionato. A sfavore la mancanza di risultati e a metà stagione, forse, l’aver perso con Burgess e il suo team la bussola su cosa funzionava meglio e cosa peggio sulla moto. La stagione 2012 è determinate; se andrà bene l’Italia ritroverà due eccellenze, Valentino e la Ducati, che il Pianeta ci invidia. Se i risultati non saranno quelli sperati, la separazione sarà l’unica alternativa possibile, ma anche molto deludente viste le giustificate aspettative che hanno accompagnato l’annuncio di questo matrimonio.



Nicky Hayden
Ha lavorato tanto e con abnegazione. Non è lui che deve riportare in alto la Ducati ma ha guidato sempre al meglio quello che gli è stato messo a disposizione costituendo un valido punto di riferimento per Rossi. Se la moto sarà più vicina alle sue esigenze la lotta per il podio potrebbe vederlo ancora protagonista. Per disponibilità, gentilezza e cortesia con addetti ai lavori e fans è sempre un numero 1.

Honda Gresini

Moto

Il team di Fausto dovrebbe ricevere inizialmente lo stesso materiale del team HRC e poi, durante la stagione, arriveranno pure le evoluzioni e gli aggiornamenti seppur in ritardo rispetto al team interno. Si tratta quindi di una moto estremamente competitiva.

Alvaro Bautista
Nel finale di stagione Bautista ha fatto vedere belle cose, principalmente in prova, con la Suzuki. Tanto è bastato a farne un pezzo pregiato del mercato per il 2012. La mancanza di un compagno di squadra non permette di pesare con precisione il valore di Alvaro e la reale competitività della Suzuki. Le buone prestazioni di Hopkins, chiamato a guidarla in un paio di occasioni, suggerirebbero che la moto di Hamamatsu così male non dovesse essere…
Per lo spagnolo la moto di Gresini è la grande occasione. Ha un mezzo competitivo e un team di primo piano; la pressione non sarà poca anche per l’ingiusto ma inevitabile confronto con il ricordo del Sic. Bautista, però, ha esperienza e talento. Vedremo se basteranno.

Yamaha Tech3

Moto

Le moto di Poncharal erano le Yamaha ufficiali dell’anno precedente con qualche aggiornamento. Moto competitive come dimostrato da Spies e Edwards soprattutto. Quest’anno si riparte dai 1.000 e quindi il materiale sarà molto simile a quello del team factory. Elettronica ed evoluzioni del cambio “ultraveloce” potrebbero essere le differenze principali, ma forse non determinanti, con la moto di Lorenzo.

Andrea Dovizioso
Nel ridimensionamento del team HRC è stato lui a rimetterci il posto. Nonostante la terza piazza in campionato è stato giudicato meno vincente di Stoner, i numeri parlano chiaro con zero primi posti per Andrea quest’anno, e meno talentuoso di Pedrosa che, particolare non secondario, gode dell’appoggio di Repsol. Sicuramente la volontà di riscatto non manca al forlivese che con la Yamaha potrebbe trovare una moto più dolce, più veloce in percorrenza di curva e in definitiva più adatta al suo stile di guida. Anche l’aspetto psicologico sembra favorevole. Dovi ha dato il meglio di se quando non aveva nulla da perdere, quando si batteva in inferiorità tecnica. Pensiamo alla Honda 250 contro le Aprilia o alla sua bella stagione in MotoGP con la Honda privatissima del team Scot. Se tutto funzionerà a dovere potrebbe essere lui l’outsider della stagione. Altrimenti, nel caso di un’annata difficile, per Dovizioso che ha sempre basato la sua carriera sui risultati e non sull’essere personaggio le cose potrebbero complicarsi non poco.



Cal Crutchlow
Per l’inglese è stata una stagione di apprendistato. Qualche buon lampo e qualche caduta di troppo. All’interno del suo team gli riconoscono grande talento, coraggio e determinazione assoluta. Sono più critici sull’attitudine di Cal ad usare la testa nei momenti caldi di qualifiche e gare. Con un anno di esperienza in più e una buona moto è chiamato ad un salto di qualità. Dorna ha bisogno di un britannico al via, ma il profilarsi all’orizzonte di Bradley Smith e Scott Redding potrebbe nel giro di un paio di stagioni fargli perdere il posto se non arriveranno risultati convincenti.


Team LCR

Moto

Il team di Lucio Cecchinello è quello che di solito riceve per ultimo gli aggiornamenti. La Honda di Bradl potrebbe essere la più “semplice” di quelle al via. Considerato che il giovane tedesco è al debutto, una moto un po’ più facile da sistemare potrebbe non essere, almeno inizialmente, uno svantaggio.

Pilota

Stefan Bradl

Campione del Mondo Moto2 dopo una stagione rocambolesca. Inarrestabile in avvio di campionato, poi quasi travolto nella parte centrale della stagione da un Marquez stellare e alla fine capace di reagire e di cogliere tutte le opportunità che Marc gli ha lasciato.
Bradl ha dimostrato saldezza psicologica e grande capacità di lavorare; la sua Kalex è stata di gran lunga la migliore in pista. Lo attende un compito difficile come è il debutto in MotoGP,ma  dopo i disastri fatti da Elias lo scorso anno il team e gli sponsor saranno sicuramente indulgenti e pazienti. In attesa di Marquez e uno dei possibili protagonisti di domani; da guardare con interesse.



CRT
Troppo nebuloso il quadro per parlare di moto e piloti con qualche possibilità di dire cose sensate. Se volessimo considerarlo un campionato a se stante Edwards e De Puniet potrebbero essere considerati i favoriti. Ma ci stiamo già sbilanciando…
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