Salta al contenuto principale

Brivio: “Rossi non è ancora a posto con la M1”

L'ex team manager del Dottore commenta le prime tre gare di Rossi, che ha iniziato bene in Qatar con un secondo posto ma è apparso in difficoltà nelle altre due

"Serve una soluzione al più presto"

Dopo due anni di sofferenza in Ducati, Valentino Rossi non è ancora al 100% sulla sua Yamaha M1. Certo, in Qatar, dopo una prima metà gara difficile, il Dottore ha disputato una seconda parte da incorniciare, passando dal settimo al secondo posto sul podio. Ma ad Austin (sesto), e poi a Jerez (quarto), il Dottore ha dovuto fare i conti con problemi di set-up, che lo hanno costretto a gareggiare alle spalle del terzetto dei protagonisti: Marquez, Pedrosa, e Lorenzo.

Problemi di set-up

Davide Brivio, che dovrebbe tornare a fare il team manager con la Suzuki per il 2014, lavora con Rossi dal 2003, quando lo convinse a lasciare Honda per la Yamaha e ha le idee chiare sulla situazione: “Rossi sta ancora lottando per trovare un buon set-up della moto: non è ancora a proprio agio sulla moto, a parte forse in Qatar, ma anche là ha dovuto lottare nella prima metà della gara, e solo alla fine ha iniziato ad avere un buon feeling con la M1. Il problema principale è che deve averlo per tutta la gara”. “I test invernali sono utili, ma è solo quando si comincia a gareggiare che si capisce il vero livello di moto e pilota. Per esempio, a Jerez nei test la Yamaha sembrava essere molto forte, e Honda pareva in difficoltà, ma in gara lo scenario è cambiato”.
Ma Rossi deve ancora battere Lorenzo in gara. "In Qatar Valentino ha avuto problemi con l'anteriore all'inizio della gara e con il posteriore nella seconda metà. A mio parere, in questo momento Honda è più forte di Yamaha, ma Valentino dovrebbe essere con Lorenzo o almeno combattere con lui. Questo dovrebbe essere il suo primo obbiettivo: Yamaha deve lavorare un po’ di più per recuperare il gap”.

Su misura di Lorenzo

Bisogna considerare, poi, che lo sviluppo della M1 è stato fatto seguendo le indicazioni di Lorenzo: cosa serve perciò a Rossi per trovare un suo equilibrio sulla Yamaha? La risposta di Brivio è: “Questo potrebbe essere un problema, anche se il dna di Yamaha è rimasto praticamente lo stesso. Ora, con quanto appreso dalle tre gare, Yamaha deve pensare a cosa fare. Ma con due ottimi piloti, sarà più facile trovare una soluzione”.
Valutando le prestazioni di Rossi nelle prime tre gare, Brivio ha commentato: “La gara in Qatar è stata molto buona: era nei sogni di Rossi tornare sul podio. Austin era una pista più favorevole per Honda, e più difficile per Yamaha. Lorenzo è però arrivato terzo, il miglior risultato ottenibile con la sua moto, e Valentino non era a quel livello; a Jerez è stato più o meno la stessa cosa: a Rossi mancavano due decimi a giro, che non è tanto. Se troverà un buon setting, quei decimi mancanti arriveranno".

Deve stare con i primi

Rossi è a 18 punti dal leader della classifica, Marc Marquez, ci sono ancora 15 gare, ma qualcuno teme che possa perdere il contatto con lo spagnolo. "Ha bisogno di trovare in fretta una buona soluzione per non perdere troppi punti”, ha precisato Brivio, “18 punti non sono poi molti: ci sono molte gare da disputare. Ora ci sono tre piloti molto veloci e, se Rossi riesce a stare in quel gruppo, poi si ruberanno punti a vicenda. Se è in grado di sistemare per sé la M1, Valentino dovrebbe essere nella lotta. Avrebbe già dovuto essere dietro Marquez e Lorenzo nella lotta all'ultima curva a Jerez: quarto è un discreto risultato ma se vuole essere nella lotta per il campionato il suo posto è quello”.
Aggiungi un commento