Bonetti al via al Tourist Trophy con il team Paton SC-Project Reparto Corse
Nonostante la mancata concessione dei nullaosta ai piloti italiani da parte della FMI per le road races, il team Paton SC-Project Reparto Corse ha comunque rinnovato il suo appoggio al pilota Stefano Bonetti per il Tourist Trophy di quest'anno. Ora bisogna solo capire come l’italiano proverà a scavalcare questo ostacolo
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Tourist Trophy
Stefano Bonetti, l'italiano più veloce al TT
È notizia ormai di qualche giorno fa che la FMI non concederà i nullaosta ai piloti italiani che vorranno correre le “road races”, una decisione forte legata a motivazioni di tipo assicurativo. Nel comunicato che ha diramato la FMI si legge: “A seguito della nuova Polizza assicurativa stipulata con la Compagnia Unipol, sono escluse dalla copertura infortuni e RC le partecipazioni a manifestazioni di velocità su strada all’estero, anche se codificate sui calendari internazionali FMI e FIM. Le manifestazioni in oggetto sono nella fattispecie Tandragee “100” Road , Cookstown “100” Road Races, Macau GP ed altre gare stradali all'estero, oltre che, non ultimo, il TT dell'Isola di Man. Pertanto la FMI non rilascerà alcuna autorizzazione a partecipare a queste manifestazioni, con la validità della Licenza Italiana o Licenza FIM rilasciata dalla FMI, ai piloti che ne facessero richiesta”. Nonostante questo il team Paton SC-Project Reparto Corse non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro e ha diramato un comunicato nel quale informa che offrirà comunque il supporto a Stefano Bonetti. Bonetti è il pilota italiano più veloce di sempre sull’Isola di Man e avrà il sostegno del team con qualsiasi licenza sceglierà di correre al Tourist Trophy. Il team ha dichiarato: “Saremo estremamente felici di poter far correre il pilota con licenza del suo paese di nascita, noi che facciamo della nostra italianità un vanto, ma saremo altresì disposti a fornire a Bonetti una Paton S1-R Lightweight ufficiale anche con licenza estera. Lui stesso resta un punto fermo della stagione agonistica 2018. Speriamo che la FMI possa rivedere la sua decisione, almeno nei confronti dei piloti che, grazie ai loro risultati, si sono distinti in campo nazionale ed internazionale e che hanno portato lustro alla Federazione stessa”.
È notizia ormai di qualche giorno fa che la FMI non concederà i nullaosta ai piloti italiani che vorranno correre le “road races”, una decisione forte legata a motivazioni di tipo assicurativo. Nel comunicato che ha diramato la FMI si legge: “A seguito della nuova Polizza assicurativa stipulata con la Compagnia Unipol, sono escluse dalla copertura infortuni e RC le partecipazioni a manifestazioni di velocità su strada all’estero, anche se codificate sui calendari internazionali FMI e FIM. Le manifestazioni in oggetto sono nella fattispecie Tandragee “100” Road , Cookstown “100” Road Races, Macau GP ed altre gare stradali all'estero, oltre che, non ultimo, il TT dell'Isola di Man. Pertanto la FMI non rilascerà alcuna autorizzazione a partecipare a queste manifestazioni, con la validità della Licenza Italiana o Licenza FIM rilasciata dalla FMI, ai piloti che ne facessero richiesta”. Nonostante questo il team Paton SC-Project Reparto Corse non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro e ha diramato un comunicato nel quale informa che offrirà comunque il supporto a Stefano Bonetti. Bonetti è il pilota italiano più veloce di sempre sull’Isola di Man e avrà il sostegno del team con qualsiasi licenza sceglierà di correre al Tourist Trophy. Il team ha dichiarato: “Saremo estremamente felici di poter far correre il pilota con licenza del suo paese di nascita, noi che facciamo della nostra italianità un vanto, ma saremo altresì disposti a fornire a Bonetti una Paton S1-R Lightweight ufficiale anche con licenza estera. Lui stesso resta un punto fermo della stagione agonistica 2018. Speriamo che la FMI possa rivedere la sua decisione, almeno nei confronti dei piloti che, grazie ai loro risultati, si sono distinti in campo nazionale ed internazionale e che hanno portato lustro alla Federazione stessa”.
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