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AER 2025, vittoria al cardiopalma per Cerruti. Botturi:"Mi è successo di tutto!"

Il campione in carica ha dovuto faticare parecchio per bissare il successo del 2024. "I ragazzi del mio team ci hanno creduto persino più di me". L'amarezza di Botturi. "Mi è successo di tutto, ho perso due minuti per liberare la moto da una rete"

Le sensazioni non potrebbero essere più diverse al traguardo dell'undicesima tappa dell'Africa Eco Race e d'altronde Jacopo Cerutti ha vinto la sua seconda AER consecutiva, per soli 26” secondi, mentre Alessandro Botturi ha visto sfumare il successo proprio all'ultimo metro. O meglio, lo ha scoperto solo dopo essere arrivato, quando in un clima ancora sospeso, sono stati fatti al volo due calcoli sui distacchi.


Gioia contenuta

Jacopo Cerutti ha atteso qualche minuto prima di sciogliersi in un pianto liberatorio, ha atteso l'arrivo dei suoi tecnici e del team principal Vittoriano Guareschi per scambiare abbracci a volontà, quelli di chi per due settimane ha dovuto lottare un po' contro tutto e contro tutti: il sistema di navigazione che si rompe, una mousse che si squaglia, la dissenteria, tappe ridotte o annullate. “È stata un'altalena che ha continuato dall'inizio alla fine – ha raccontato ai microfoni di Sky Sport- l'Africa è così. I ragazzi del mio team ci hanno creduto addirittura più di me e sono davvero emozionato per questa seconda vittoria, che conta moltissimo”. La prova finale è stata davvero ricca di suspence. “Ho spinto più che potevo, ma era una speciale da motorally. La navigazione non era per niente semplice, ho navigato molto a cap e muoversi in mezzo alla macchia non era semplice. Me la sono dovuta sudare”.


Rabbia e impotenza

L'arrivo di Botturi al traguardo è stato accompagnato da una serie di imprecazioni: le ruote della sua Yamaha erano avvolte da una rete verde. Passato qualche secondo, Alessandro ha chiesto: “Quanto ho perso?”. E lì è arrivata la notizia che già temeva. “Mi è successo di tutto. Mi sono dovuto fermare per liberare la moto dalla rete, avrò perso due minuti”. “Ci ho provato, ci ho provato” ha ripetuto poi e dispiaceva davvero vederlo inconsolabile, perché la vittoria è solo una, ma il veterano Yamaha avrebbe meritato anche lui di potere festeggiare.

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