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Ztl senza assicurazione: rischio multa fino a 3.500 euro

“Furbetti dell’assicurazione” e controlli. Le telecamere fisse di ztl, autovelox, tutor e corsie riservata potranno verificare anche la regolare copertura assicurativa solo a patto che venga contestualmente commessa un’infrazione
Copertura RC
Le telecamere di Ztl, corsie riservate, Tutor e autovelox fissi potranno anche verificare l’effettiva e regolare copertura assicurativa del mezzo “fotografato”. 
Se ne parla da tempo, almeno dal 2012, cioè dall’arrivo del Decreto legge concorrenza. Il problema, che di fatto finora ha impedito l’utilizzo di occhi elettronici per simili controlli, stava oltre che nella mancata coordinazione dei vari database assicurativi, nell’obbligo di “omologazione” dei rilevatori stessi. Omologazioni che sarebbero dovute essere rilasciate dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, ma che nei fatti non sono mai arrivate. Pertanto, a distanza di anni, si è arrivati ad una sorta di compromesso: si potranno effettuare simili verifiche solo a patto che l’automobilista sia già in contravvenzione. “Per esempio se un automobilista entra nelle Ztl senza avere il permesso - spiega Luigi Altamura, comandante della Municipale di Verona e responsabile delle Polizie Locali per Anci -  verificheremo anche se l’auto è in regola con la copertura. Se non lo è, lo inviteremo a dimostrare il contrario entro 30 giorni. Se non sarà in grado di farlo, oltre al verbale da 83 a 333 euro per la prima violazione, ne scatterà un secondo che va da 868 a 3.471 euro, oltre alla decurtazione di cinque punti della patente”. 
I 300 Comuni che hanno una Zona a traffico limitato (Ztl) vigilata da telecamere diventano così “zona” minata per gli oltre 2,6 milioni di guidatori che, in Italia, circolano senza la regolare rc. “A guidare senza copertura assicurativa sono spesso i pirati della strada e ci sono ricadute anche dal punto di vista economico per gli onesti cittadini che pagano regolarmente il premio assicurativo”, spiega il responsabile auto dell’Associazione nazionale per le imprese assicuratrici Umberto Guidoni riferendosi a quel 2,5% del premio che serve per alimentare il Fondo vittime della strada che “interviene per risarcire chi subisce un incidente causato da un’auto non assicurata”.
Andrebbe comunque ricordato che, tra quei 2,6 milioni di automobilisti di cui sopra, vi sono anche irregolari “inconsapevoli”. Le truffe sono in tal senso all’ordine del giorno, specialmente nel caso di una stipula on-line. In molti vengono ingannati da false compagnie (che spesso utilizzano nomi simili a quelle reali) che, pur ovviamente facendosi pagare, non emettono alcuna regolare assicurazione. A tal proposito, l’ISVAP - Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private e di Interesse Collettivo - invita i consumatori a verificare attentamente i contratti attraverso il sito www.ilportaledellautomobilista.it e, in caso di dubbi o sospetti,di rivolgersi al contact center dell’ISVAP.
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