Yamaha, una FZ-X adventurebike per l'India?
Prendendo come base di partenza la fortunata naked FZS-FI, Yamaha ha pensato bene di realizzarne una versione in salsa adventurebike. Trattandosi di indiscrezioni filtrate dall’ufficio brevetti, non abbiamo molte informazioni a riguardo, ma senza dubbio si tratterà di un modello destinato al solo mercato indiano
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FZ-X
Disponibile per il solo mercato indiano, la FZS-FI verrà presto affiancata da una sorellina adventurebike, anch’essa però, con ogni probabilità, riservata ai soli paesi asiatici. A suggerircelo sono i documenti di omologazione depositati da Yamaha che, per l’appunto, fanno riferimento ad un’inedita FZ-X. A spingerla, - e questo era facile aspettarselo - dovrebbe pensarci lo stesso motore della naked, cioè il monocilindrico da da 149 cm3 capace di 12,4 CV a 7.250 giri. Diverse invece le quote ciclistiche, che secondo i documenti Yamaha si attestano sui 2.020 mm di lunghezza (quindi 30 mm in più rispetto alla FZS-FI ), 785 mm di larghezza (+ 5 mm) e 1.115 mm di altezza (+ 35 mm). Numeri che ne evidenziano l’indole decisamente più “avventuriera” e pronta ad affrontare anche qualche percorso accidentato, pur rimanendo comunque nell’ambito stradale. Non conosciamo le dimensioni dei cerchi, che immaginiamo però essere, dati i numeri di cui sopra, da 17”. Tutt’altro che piuma il peso, fermo a 289kg. Nessuna indiscrezione invece per quanto riguarda il look: il web non ci ha, almeno finora, “regalato” nessuna fotografia e da Yamaha non è arrivata nessuna informazione a riguardo. Se proprio volessimo sbilanciarci con qualche supposizione, potremmo comunque immaginare una FZS-FI “vestita” di qualche pannello laterale e un cupolino più alto e protettivo. Parola d’ordine per Yamaha è in questi casi risparmiare, e, quindi, prendere il più possibile dalla piattaforma di partenza. Come accennato, si tratterà in ogni caso di un modello destinato solo alle strade indiane: benché ottimo per affrontare percorsi urbani di tutti i giorni e certamente economico sia da acquistare che da mantenere, un simile modello non avrebbe infatti alcuna “possibilità” se proposta al pubblico europeo, decisamente più incline a considerare alternative più preziose come la cucina Tracer…
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