Yamaha RayZR, per muoversi in città
Il RayZR dice effettivamente qualcosa di nuovo soprattutto per quanto riguarda la linea, mentre tecnicamente è semplice: monta un motore monocilindrico a quattro tempi e può essere guidato con la patente B
Yamaha si è sempre distinta per l’originalità nel campo del design e non si è smentita con questo scooter mostrato per la prima volta all’EICMA. Il RayZR dice effettivamente qualcosa di nuovo soprattutto per quanto riguarda la parte frontale, caratterizzata dal grande faro centrale che occupa quasi tutta la larghezza e dagli elementi appuntiti della carrozzeria protesi in avanti, dall’accenno di “becco” ai due convogliatori. Una linea giovanile e piacevole per uno scooter destinato al diporto e ai centri storici.
Più scatto con l’elettrico
Tecnicamente è semplice è spinto da un motore Blue Core di 125 cm³ monocilindrico a quattro tempi e può essere guidato con la patente B; è dotato di sistema Start & Stop che spegne automaticamente il motore quando lo scooter si ferma ai semafori, con un risparmio di carburante che può arrivare fino al 4%, e dunque ad ogni tragitto ci sono numerosi avviamenti, ma non ci sono problemi di usura perché qui il generatore di corrente funge anche da motorino di avviamento, invertendo la polarità, senza nessun meccanismo da ingranare.
Peso piuma
Il peso è estremamente contenuto, sono solo 99 kg: è il più leggero degli scooter Yamaha, e questo lo rende ancora più scattante quando arriva il verde. Un cittadino modello molto agile nel traffico, dotato di ruote di 12”, e di un vano sottosella che può contenere un casco o una borsa.
Tra i suoi punti forti ha un prezzo promesso “basso”, sebbene la cifra precisa non sia ancora stata annunciata. Ma lo conosceremo presto perché sarà disponibile presso i concessionari Yamaha già nel mese di marzo 2024.
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Foto e immagini
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