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Yamaha R9, ecco finalmente la nuova sportiva stradale

La nuova R9 è una sportiva dotata dell'ottimo motore 3 cilindri CP3 e di un’elettronica evoluta. Promette prestazioni elevate e tanto divertimento su strada e in pista. Arriverà a marzo 2025

Gli orfani della R1 (dal prossimo anno destinata al solo uso in pista) potranno consolarsi con la nuova nata di casa Yamaha. La nuova R9, attesa da anni, pur sfruttando la piattaforma a tre cilindri CP3 della MT-09  eredita parecchio della sorella maggiore, soprattutto a livello di elettronica. Ma andiamo con ordine. 

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Motore ed elettronica 

La nuova R9 è spinta dal più che celebre motore CP3 da 890 cm3 a tre cilindri, noto per la sua coppia elevata e le prestazioni sempre ben bilanciate. Non conosciamo la cavalleria di questa versione (119 CV sulla MT-09), la casa dei tre diapason si è limitata a spiegare che la mappatura della centralina e la fasatura di accensione sono state ottimizzate per garantire maggiore potenza agli alti senza per questo rinunciare ai medi corposi e gustosi tipici del CP3. A supportare il pilota, un'elettronica all’avanguardia derivata dalla R1, cuore di tutto la piattaforma IMU a sei assi. La R9 offre tre riding mode preimpostate (Sport, Rain e Road) e due modalità persinalizzabili, che consentono di intervenire su tutti i livelli dei vari supporti elettronici disponibili. È possibile modificare il livello di intervento di sistemi come Power Delivery (PWR), Traction Control (TCS), Slide Control System (SCS), Brake Control (BC), ovverosia l'abs cornering, Back Slip Regulator (BSR), Engine Brake Management (EBM) e Lift Control (LIF) della ruota anteriore. Tutte queste impostazioni possono essere regolate facilmente tramite la schermata di setting YRC sul cruscotto della R9 o tramite l'app Yamaha MyRide per smartphone. In più, per partenze a razzo, la moto è dotata con il Launch Control System, mentre per l'uso in pista è possibile disattivare l'ABS.

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Non potevano mancare le alette aerodinamiche che migliorano la stabilità

Ciclistica raffinata

Il telaio in alluminio Deltabox della R9, sviluppato appositamente per questo modello, pesa solo 9,7 kg, che porta al peso complessivo di 195 kg. Il lavoro principale è stato fatto per ottimizzarne la rigidità in modo da bilanciare prestazioni e comfort. Al comparto sospensioni troviamo una forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm completamente regolabile e un mono, anch'esso completamente regolabile. Entrambe le unità, sono state progettate esclusivamente per questo modello e sviluppate assieme a quelle di R1 e R1 Race. I freni Brembo Stylema, con pinze radiali e dischi da 320 mm, sono la firma italiana (e di qualità assoluta) che certifica l'efficacia dell'impianto frenante.

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La r9 promette di essere efficace e divertente soprattutto su strada

Design e dotazione 

Il design della Yamaha R9 riprende il DNA da corsa della serie R, con linee aggressive e aerodinamiche ottimizzate in galleria del vento. Le ali integrate migliorano la stabilità riducendo il sollevamento dell'anteriore del 10% in curva, mentre la presa d'aria frontale a forma di "M" e i fari incastonati conferiscono un look  distintivo e moderno. Il serbatoio da 14 litri è stato studiato per offrire il massimo grip alle gambe del pilota, così come i semimanubri, voluti espressamente in una posizione ibrida, a metà tra quella confortevole della R7 e quella estrema della R6. Le leve di freno e frizione regolabili, il display TFT da 5 pollici (ovviamente iperconnesso) e i pneumatici Bridgestone Battlax RS11 completano un pacchetto di dotazioni di alto livello, adatto a diverse tipologie di piloti, ma soprattutto a diversi tipi di scenari, dal track day, al giretto allegro su uno dei nostri passi più belli. Infine tramite l’app Y-TRAC il pilota può registrare e analizzare i dati di guida, come angolo di inclinazione, velocità e comportamento della moto, per migliorare le performance in pista.

La R9 sarà disponibile a partire da marzo 2025, e sarà una delle regine dello stand Yamaha a EICMA 2024.

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