WorldSBK a Misano nella tana del lupo
Il mondiale Superbike va nella tana del lupo questo weekend: il quarto round del campionato si corre sul Misano World Circuit che per la Ducati è la pista di casa. Quello con il “Marco Simoncelli” è un appuntamento del tutto particolare: siamo al centro della Terra dei Motori e il calore degli appassionati è qualcosa di formidabile, per di più si tratta dello stesso luogo che ospita il WDW. Non è difficile capire perché la Ducati tenga particolarmente al Round Emilia-Romagna.
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Finalmente Misano
Gli uomini di Borgo Panigale ci arrivano in una condizione ideale, con Alvaro Bautista in testa al campionato e 17 punti di vantaggio sul primo degli inseguitori, Jonathan Rea. Lo spagnolo della “Rossa” è in gran forma, finora non ha mancato un arrivo né un podio e ha vinto quattro gare sulle nove disputate. Verrebbe logico darlo per favorito ma non c’è nulla di scontato: la Kawasaki di Rea sembra avere superato i problemi dell’anno scorso e il sei volte iridato ha il dente avvelenato: di vittorie lui ne ha già conquistatew cinque, una in più di Bautista, e se nella classifica di campionato è alle sue spalle è solo per la caduta in Gara 2 ad Assen, dovuta a un contatto con Toprak Razgatlioglu.
Misano non sarà una gara facile per nessuno, rovente per le temperature dell’asfalto e per quelle dei protagonisti. I soliti tre, cioè lo spagnolo della Ducati, l’irlandese della Kawasaki e il turco della Yamaha. “Razga”, campione del mondo in carica, fino ad ora ha faticato con la moto nuova e nonostante abbia lottato più volte per la vittoria non è ancora riuscito a coglierla, cosa per lui piuttosto strana; per di più ad Assen è caduto anche lui insieme a Rea e il ritardo dalla vetta della classifica è già di 52 punti. La spiegazione viene dal suo capotecnico, Phil Marron: la moto 2022 ha una diversa distribuzione dei pesi che non permette a Toprak di sfruttare fino in fondo la sua arma migliore, la frenata, unitamente a una carenza di grip in accelerazione. La squadra però sta lavorando da tempo sull’assetto e ci sono stati avvertibili miglioramenti: Misano sarà la volta buona? Ci spera anche il suo compagno di box Andrea Locatelli, quarto in classifica e abbonato ai buoni piazzamenti alle spalle dei magnifici tre. L’anno scorso è stato la rivelazione del campionato, ora si attende il salto di qualità. Magari una vittoria...
La rivelazione di quest’anno invece è Iker Lecuona che sta portando la Honda a buoni livelli su tutte le piste, con una continuità che finora la moto della HRC non aveva avuto. Lui e il compagno di squadra Xavi Vierge sono stati in Giappone per dei test in vista della Otto Ore di Suzuka e sono carichi, le possibilità per una bella prestazione ci sono, così come ci sono per Michael Ruben Rinaldi: il romagnolo della Ducati non ha ancora trovato la quadratura del cerchio ma a Misano è sempre andato forte, ha l’occasione di segnare una svolta.
Da Alex Lowes, seconda guida della Kawasaki, ci si può aspettare di tutto perché è veloce ma poco costante, e forse conviene tenere d’occhio anche Scott Redding e la sua BMW ufficiale, che pur essendo finora deludenti qualche segnale di ripresa qua e là lo hanno dato. Sarà ancora assente il secondo uomo della squadra, Michael van der Mark, nuovamente sostituito dall’ucraino Illia Mykhalchyk.
Axel Bassani guida la classifica degli ”indipendenti” con 5 punti di vantaggio su Loris Baz mentre è ancora incerta la presenza di Garrett Gerloff, miglior privato dell’anno scorso, in seguito alla caduta nelle FP3 che lo aveva costretto a rinunciare al round Portogallo. Di sicuro salterà la gara Lucas Mahias, a sua volta infortunatosi all’Estoril; sarà lo spagnolo Tito Rabat a sostituirlo sulla Kawasaki del team Puccetti Racing.
Gli uomini di Borgo Panigale ci arrivano in una condizione ideale, con Alvaro Bautista in testa al campionato e 17 punti di vantaggio sul primo degli inseguitori, Jonathan Rea. Lo spagnolo della “Rossa” è in gran forma, finora non ha mancato un arrivo né un podio e ha vinto quattro gare sulle nove disputate. Verrebbe logico darlo per favorito ma non c’è nulla di scontato: la Kawasaki di Rea sembra avere superato i problemi dell’anno scorso e il sei volte iridato ha il dente avvelenato: di vittorie lui ne ha già conquistatew cinque, una in più di Bautista, e se nella classifica di campionato è alle sue spalle è solo per la caduta in Gara 2 ad Assen, dovuta a un contatto con Toprak Razgatlioglu.
Misano non sarà una gara facile per nessuno, rovente per le temperature dell’asfalto e per quelle dei protagonisti. I soliti tre, cioè lo spagnolo della Ducati, l’irlandese della Kawasaki e il turco della Yamaha. “Razga”, campione del mondo in carica, fino ad ora ha faticato con la moto nuova e nonostante abbia lottato più volte per la vittoria non è ancora riuscito a coglierla, cosa per lui piuttosto strana; per di più ad Assen è caduto anche lui insieme a Rea e il ritardo dalla vetta della classifica è già di 52 punti. La spiegazione viene dal suo capotecnico, Phil Marron: la moto 2022 ha una diversa distribuzione dei pesi che non permette a Toprak di sfruttare fino in fondo la sua arma migliore, la frenata, unitamente a una carenza di grip in accelerazione. La squadra però sta lavorando da tempo sull’assetto e ci sono stati avvertibili miglioramenti: Misano sarà la volta buona? Ci spera anche il suo compagno di box Andrea Locatelli, quarto in classifica e abbonato ai buoni piazzamenti alle spalle dei magnifici tre. L’anno scorso è stato la rivelazione del campionato, ora si attende il salto di qualità. Magari una vittoria...
La rivelazione di quest’anno invece è Iker Lecuona che sta portando la Honda a buoni livelli su tutte le piste, con una continuità che finora la moto della HRC non aveva avuto. Lui e il compagno di squadra Xavi Vierge sono stati in Giappone per dei test in vista della Otto Ore di Suzuka e sono carichi, le possibilità per una bella prestazione ci sono, così come ci sono per Michael Ruben Rinaldi: il romagnolo della Ducati non ha ancora trovato la quadratura del cerchio ma a Misano è sempre andato forte, ha l’occasione di segnare una svolta.
Da Alex Lowes, seconda guida della Kawasaki, ci si può aspettare di tutto perché è veloce ma poco costante, e forse conviene tenere d’occhio anche Scott Redding e la sua BMW ufficiale, che pur essendo finora deludenti qualche segnale di ripresa qua e là lo hanno dato. Sarà ancora assente il secondo uomo della squadra, Michael van der Mark, nuovamente sostituito dall’ucraino Illia Mykhalchyk.
Axel Bassani guida la classifica degli ”indipendenti” con 5 punti di vantaggio su Loris Baz mentre è ancora incerta la presenza di Garrett Gerloff, miglior privato dell’anno scorso, in seguito alla caduta nelle FP3 che lo aveva costretto a rinunciare al round Portogallo. Di sicuro salterà la gara Lucas Mahias, a sua volta infortunatosi all’Estoril; sarà lo spagnolo Tito Rabat a sostituirlo sulla Kawasaki del team Puccetti Racing.
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