Buell X1 Deus ex Machina, resuscitata da Woolie
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Buell X1, il customizer Michael "Woolie" Woolaway dell’officina Deus ex Machina di Venice Beach ha messo mano su una vecchia Buell, dandole grinta e bellezza insospettabili
Image
Moto
Fantasia artistica
Deus ex Machina è ormai un brand mondiale della customizzazione, la factory è nata a Sydney nel 2006 e si è subito distinta per le sue realizzazioni originali, inizialmente basate su Yamaha SR e Kawasaki W 650. Il business poi si è esteso a biciclette a scatto fisso, tavole da surf e, soprattutto, abbigliamento. Mondi solo all’apparenza molto lontani, ma accomunati dalla grande abilità costruttiva e dalla passione che anima i loro laboratori, a metà tra botteghe e gallerie d’arte, chiamati “Templi dell’entusiasmo”. Gli shop con officina annessa con bar caffè sono nati, dopo Sydney, anche a Bali e a Los Angeles, e da poco anche a Milano. L’ultima nata dalla fantasia di Michael "Woolie" Woolaway di Deus Los Angeles è "Bully", cioè il bullo, ricavato da una vecchia Buell X1 male in arnese. È impressionante il livello di finitura di questa cafè racer, caratteristica comune di tutte le creazioni di Deus ex machina. Bello il contrasto tra la colorazione rosso e blu, ispirato dalle Nike preferite dai customer losangelini, che si sposano con le componenti anodizzate utilizzate sulla Bully. La Buell X1 malconcia ha subito una serie d’interventi al telaio; con telaietto e forcellone nuovi Woolie ha cominciato la trasformazione di questa café racer con l’obiettivo di utilizzare più componenti made in Usa possibile. Rizoma Usa ha fornito la maggior parte delle viteria anodizzata utilizzata sul motore, mentre il serbatoio dell’olio del freno anteriore, è opera di Works Performance. Serbatoio e coda ricordano le superbike dagli anni 80, mentre il serbatoio dell’olio è stato spostato per fare spazio ai collettori di scarico 2-in-1, opera di Works Performance. In origine il motore della Lightning X1 erogava circa 90 CV, ma dopo la cura Deus c’è da scommettere che qualcosa sia migliorato. Se aggiungiamo il calo di peso, i freni maggiorati, e le nuove sospensioni, allora la Bully è decisamente una moto con cui divertirsi sulle strade californiane, CHIPs permettendo...
Deus ex Machina è ormai un brand mondiale della customizzazione, la factory è nata a Sydney nel 2006 e si è subito distinta per le sue realizzazioni originali, inizialmente basate su Yamaha SR e Kawasaki W 650. Il business poi si è esteso a biciclette a scatto fisso, tavole da surf e, soprattutto, abbigliamento. Mondi solo all’apparenza molto lontani, ma accomunati dalla grande abilità costruttiva e dalla passione che anima i loro laboratori, a metà tra botteghe e gallerie d’arte, chiamati “Templi dell’entusiasmo”. Gli shop con officina annessa con bar caffè sono nati, dopo Sydney, anche a Bali e a Los Angeles, e da poco anche a Milano. L’ultima nata dalla fantasia di Michael "Woolie" Woolaway di Deus Los Angeles è "Bully", cioè il bullo, ricavato da una vecchia Buell X1 male in arnese. È impressionante il livello di finitura di questa cafè racer, caratteristica comune di tutte le creazioni di Deus ex machina. Bello il contrasto tra la colorazione rosso e blu, ispirato dalle Nike preferite dai customer losangelini, che si sposano con le componenti anodizzate utilizzate sulla Bully. La Buell X1 malconcia ha subito una serie d’interventi al telaio; con telaietto e forcellone nuovi Woolie ha cominciato la trasformazione di questa café racer con l’obiettivo di utilizzare più componenti made in Usa possibile. Rizoma Usa ha fornito la maggior parte delle viteria anodizzata utilizzata sul motore, mentre il serbatoio dell’olio del freno anteriore, è opera di Works Performance. Serbatoio e coda ricordano le superbike dagli anni 80, mentre il serbatoio dell’olio è stato spostato per fare spazio ai collettori di scarico 2-in-1, opera di Works Performance. In origine il motore della Lightning X1 erogava circa 90 CV, ma dopo la cura Deus c’è da scommettere che qualcosa sia migliorato. Se aggiungiamo il calo di peso, i freni maggiorati, e le nuove sospensioni, allora la Bully è decisamente una moto con cui divertirsi sulle strade californiane, CHIPs permettendo...
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