WDW 2016, a Misano 81mila ducatisti in festa
Record assoluto di partecipanti nei tre giorni di passione per le "rosse" e per le altre moto di Borgo Panigale: per le gialle Scrambler, per le grandi Multistrada Enduro in mimetica, per le XDiavel nere e cattive... Per ciascuna delle famiglie Ducati, un'area dedicata e un sacco di interesse. Presentata al pubblico sabato sera la nuova versione "Anniversario" della 1299 S Panigale, mentre pochi fortunati hanno potuto ammirare in anteprima la Supersport 936 my 2017 che vederemo nei saloni autunnali. E poi le gare, la musica e tanta, tanta passione
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WDW 2016, non solo rosso!
Andata in scena a Misano lo scorso fine settimana. la nona edizione del WDW ha superato le più rosee previsioni, battendo ogni record: nell'arco dei tre giorni, dal 1 al 3 luglio, oltre 81.000 appassionati (contro i "soli" 65.000 del 2014) hanno invaso la Riviera per festeggiare il 90esimo compleanno di Ducati, contribuendo al successo della manifestazione. Da notare che il 60% dei motociclisti era italiano, ma il restante 40% è arrivato dal resto del mondo, confermando la forza del brand bolognese: si sono viste targhe e magliette dei Ducati Club di tutta Europa ma anche di USA, Canada, Brasile, Emirati Arabi, Sud Africa Giappone, Australia, India, Indonesia, Malesia, Vietnam, Sri Lanka, Puerto Rico, Bahrein, Kazakistan, Mongolia, Guatemala, Angola e Cina. E proprio dalla Cina sono arrivati i partecipanti che hanno fatto più strada: quattro appassionati Ducatisti che hanno percorso ben 10.700 km con le loro Multistrada 1200 per essere al WDW 2016.
Momento clou dei tre giorni la visita alla "closed room" dove era esposta in anteprima assoluta la Supersport 936, gli appassionati erano disposti ad aspettare ore (sotto il sole a picco...) pur di vederla. Altra anteprima assoluta, la 1299 S Panigale Anniversario, edizione speciale della SBK per celebrare i 90 anni della casa: è stato addirittura Casey Stoner a portarla sul palco del WDW sabato sera, per la gioia dei ducatisti che quest'anno l'hanno acclamato più che mai (sperando di rivederlo in MotoGP con la Desmosedici, almeno come wild card).
Tra gli altri eventi più apprezzati dal pubblico, i corsi di guida: quelli dell'ormai classico, irrinunciabile DRE, con i minicorsi in pista Intro e Precision, ma anche le "pillole" di DRE Enduro (la scuola guidata da Beppe Gualini dove si impara a gestire la Multistrada 1200 Enduro in offroad) e l'area Scrambler dove si poteva imparare a derapare con le "piccole" Ducati sullo sterrato.
Altrettanto apprezzate le due gare riservate ai piloti Ducati di MotoGP e SBK. La “Scrambler Flat Track race by TIM”, disputata venerdì si è conclusa con un duello all'ultimo traverso tra Andrea Dovizioso e Troy Bayliss, terminato con la vittoria del pilota italiano del team ufficiale MotoGP. Nella “XDiavel Drag Race by Shell Advance”, andata in scena nella giornata di sabato, si è invece imposto l'alfiere del team Pramac Scott Redding che ha infiammato gli spalti del circuito Marco Simoncelli di Misano. Dopo il saluto ai ducatisti di Claudio Domenicali, AD di Ducati, insieme ai piloti dei team ufficiali e satelliti, nella serata di sabato il palco si è acceso di luci e suoni con il concerto di Piero Pelù: il cantante fiorentino è un appassionato ducatista e sembrava davvero a suo agio alla World Ducati Week, ha smesso solo per lasciare spazio alla partita di calcio di Germania-Italia. Sabato sera si è svolta anche la tradizionale Rustida, il grande barbecue organizzato dai bagnini della Riviera Romagnola, dove 33 "top manager" di Ducati (a partire da Claudio Domenicali e Andrea Buzzoni) hanno cucinato e servito piadine e salsicce alla griglia ai ducatisti presenti.
A proposito di dipendenti Ducati, erano oltre 200 quelli impegnati al WDW (tra dirigenti, quadri e operai) per fare funzionare la macchina organizzativa. Dipendenti sì, ma anche appassionati ducatisti, al punto da lavorare gratis: sembra che siano stati almeno 50 (ma secondo alcuni molto di più) coloro che hanno lavorato come volontari a titolo gratuito per garantire la riuscita della manifestazione. Se non è passione questa...
Da parte di chi ha partecipato, una sola parola: grazie!
Momento clou dei tre giorni la visita alla "closed room" dove era esposta in anteprima assoluta la Supersport 936, gli appassionati erano disposti ad aspettare ore (sotto il sole a picco...) pur di vederla. Altra anteprima assoluta, la 1299 S Panigale Anniversario, edizione speciale della SBK per celebrare i 90 anni della casa: è stato addirittura Casey Stoner a portarla sul palco del WDW sabato sera, per la gioia dei ducatisti che quest'anno l'hanno acclamato più che mai (sperando di rivederlo in MotoGP con la Desmosedici, almeno come wild card).
Tra gli altri eventi più apprezzati dal pubblico, i corsi di guida: quelli dell'ormai classico, irrinunciabile DRE, con i minicorsi in pista Intro e Precision, ma anche le "pillole" di DRE Enduro (la scuola guidata da Beppe Gualini dove si impara a gestire la Multistrada 1200 Enduro in offroad) e l'area Scrambler dove si poteva imparare a derapare con le "piccole" Ducati sullo sterrato.
Altrettanto apprezzate le due gare riservate ai piloti Ducati di MotoGP e SBK. La “Scrambler Flat Track race by TIM”, disputata venerdì si è conclusa con un duello all'ultimo traverso tra Andrea Dovizioso e Troy Bayliss, terminato con la vittoria del pilota italiano del team ufficiale MotoGP. Nella “XDiavel Drag Race by Shell Advance”, andata in scena nella giornata di sabato, si è invece imposto l'alfiere del team Pramac Scott Redding che ha infiammato gli spalti del circuito Marco Simoncelli di Misano. Dopo il saluto ai ducatisti di Claudio Domenicali, AD di Ducati, insieme ai piloti dei team ufficiali e satelliti, nella serata di sabato il palco si è acceso di luci e suoni con il concerto di Piero Pelù: il cantante fiorentino è un appassionato ducatista e sembrava davvero a suo agio alla World Ducati Week, ha smesso solo per lasciare spazio alla partita di calcio di Germania-Italia. Sabato sera si è svolta anche la tradizionale Rustida, il grande barbecue organizzato dai bagnini della Riviera Romagnola, dove 33 "top manager" di Ducati (a partire da Claudio Domenicali e Andrea Buzzoni) hanno cucinato e servito piadine e salsicce alla griglia ai ducatisti presenti.
A proposito di dipendenti Ducati, erano oltre 200 quelli impegnati al WDW (tra dirigenti, quadri e operai) per fare funzionare la macchina organizzativa. Dipendenti sì, ma anche appassionati ducatisti, al punto da lavorare gratis: sembra che siano stati almeno 50 (ma secondo alcuni molto di più) coloro che hanno lavorato come volontari a titolo gratuito per garantire la riuscita della manifestazione. Se non è passione questa...
Da parte di chi ha partecipato, una sola parola: grazie!
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