Wave Trophy: in gara per un futuro sostenibile
Si è conclusa con successo la quinta edizione della manifestazione nata per dimostrare l'efficacia della soluzione elettrica per la mobilità di domani. Un evento a emissioni zero di oltre 2.500 km tra Germania e Svizzera con un passaggio anche in Italia. Prestazione straordinaria per la Energica Ego portata in gara dallo svizzero Adrian von Bueren
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Green Planet
Più di 3.000 km in sella a Energica
Sono partiti il 12 giugno da Plauen, nella Germania orientale, e sono arrivati il 20 a San Gallo, nel Nord Ovest della Svizzera. E' l'itinerario percorso da centinaia di iscritti al Wave Trophy 2015, la manifestazione il cui nome non si riferisce all'onda del mare ma è acronimo di World Advanced Vehicle Expedition. Un evento giunto alla quinta edizione voluto per comprovare la validità della soluzione elettrica per la mobilità e divenuto negli anni uno dei più grandi eventi mondiali con la “scossa”. Al via molti dei partecipanti che lo scorso maggio hanno aderito al raduno dei record a Berlino che ha visto sfilare 577 veicoli alimentati dalla corrente, dalle auto ai furgoni, dalle moto alle bici a pedalata assistita. A stupire, però, è il particolare percorso dell'edizione 2015 che non unisce direttamente la città di partenza con quella di arrivo, separate da 500 km, ma supera i 2.500 km. Da Plauen, infatti, si sale verso Nord fino a raggiungere Berlino per discendere la Germania fino a sconfinare in Svizzera con destinazione Berna. Dalla capitale della Confederazione Elvetica inizia un tour per i Cantoni che porta i partecipanti a superare due passi alpini con quota superiore ai 2.300 metri e il mitico Passo dello Stelvio (2.758 metri), a fare un tratto in territorio italiano e ridirigere la bussola verso Nord per raggiungere San Gallo. Un tragitto che si può prolungare con i trasferimenti o a seconda delle strade alternative scelte, tanto che Adrian Von Bueren, rivenditore svizzero della moto elettrica Energica, ha concluso l'evento con 3.142 km in più sul contachilometri e con un “record” personale di 195 km effettuati con una sola ricarica “fast”. E proprio la rete di ricarica veloce era oggetto dell'altro obiettivo del Wave Trophy: mostrare che già esiste un'infrastruttura capace di soddisfare in modo efficace la domanda di centinaia di utenti con “distributori” in grado di ricaricare le batterie in poche decine di minuti.
Sono partiti il 12 giugno da Plauen, nella Germania orientale, e sono arrivati il 20 a San Gallo, nel Nord Ovest della Svizzera. E' l'itinerario percorso da centinaia di iscritti al Wave Trophy 2015, la manifestazione il cui nome non si riferisce all'onda del mare ma è acronimo di World Advanced Vehicle Expedition. Un evento giunto alla quinta edizione voluto per comprovare la validità della soluzione elettrica per la mobilità e divenuto negli anni uno dei più grandi eventi mondiali con la “scossa”. Al via molti dei partecipanti che lo scorso maggio hanno aderito al raduno dei record a Berlino che ha visto sfilare 577 veicoli alimentati dalla corrente, dalle auto ai furgoni, dalle moto alle bici a pedalata assistita. A stupire, però, è il particolare percorso dell'edizione 2015 che non unisce direttamente la città di partenza con quella di arrivo, separate da 500 km, ma supera i 2.500 km. Da Plauen, infatti, si sale verso Nord fino a raggiungere Berlino per discendere la Germania fino a sconfinare in Svizzera con destinazione Berna. Dalla capitale della Confederazione Elvetica inizia un tour per i Cantoni che porta i partecipanti a superare due passi alpini con quota superiore ai 2.300 metri e il mitico Passo dello Stelvio (2.758 metri), a fare un tratto in territorio italiano e ridirigere la bussola verso Nord per raggiungere San Gallo. Un tragitto che si può prolungare con i trasferimenti o a seconda delle strade alternative scelte, tanto che Adrian Von Bueren, rivenditore svizzero della moto elettrica Energica, ha concluso l'evento con 3.142 km in più sul contachilometri e con un “record” personale di 195 km effettuati con una sola ricarica “fast”. E proprio la rete di ricarica veloce era oggetto dell'altro obiettivo del Wave Trophy: mostrare che già esiste un'infrastruttura capace di soddisfare in modo efficace la domanda di centinaia di utenti con “distributori” in grado di ricaricare le batterie in poche decine di minuti.
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