Vespa Primavera 125 e 150, il ritorno del vintage. Consumi e prestazioni
Vespa Primavera 125 e 150 - Proposta in 4 motorizzazioni differenti la nuova Primavera è un omaggio ai modelli degli anni 70 e promette buone prestazioni e consumi molto bassi. La scocca portante riprogettata ha permesso anche un aumento del vano sottosella che ora passa da 14,3 litri a 16,6
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Direttamente dagli anni 70...
La nuova Vespa Primavera 125 ie 3v è un omaggio alle Vespa degli anni settanta e, in alcuni dettagli, ricorda la bellissima 946: simili sembrano infatti il profilo dello scudo anteriore, le “branchie” laterali dove trova posto il claxon e le forme dei gusci laterali. Proposta nelle versioni da 50 cm3 2T e 4T a quattro valvole e con il nuovo motore tre valvole raffreddato ad aria nelle cilindrate 125 e 150 cm3, il primo accreditato di 10,6 CV mentre il secondo arriva fino a 12 ,7 CV. Parecchio bassi i consumi dichiarati, si arriva fino a 64 km/l procedendo a 50 km/h mentre, al contrario, sono lunghi gli intervalli di manutenzione, i tagliandi sono previsti ogni 10.000 km. Per quanto riguarda le dimensioni, rispetta alla LX la Primavera sarà più larga di 6 cm e più lunga di 9 cm. Nonostante l'aumento di dimensioni l'interasse è contenuto a 134 cm per migliorarne l'agilità. L'altezza della sella è di 78 cm e il profilo della seduta è stato studiato per facilitare i piloti di tutte le taglie a tocare per terra con entrambi i piedi. Il vano sottosella si apre tramite un pulsante vicino al blocchetto di accensione e, grazie alla riprogettazione della scocca e la collocazione della batteria nella pedana poggiapiedi, vede aumentare la sua capacità di carico da 14,3 litri a 16,6. Dietro scompare la ruota da 10” della LX in favore di una da 11”, come all'anteriore, entrambe che montano pneumatici di misura 120/70. Il forcellone oscillante monobraccio e il monoammortizzatore rimangono sempre sul lato sinistro, ma la sospensione è stata ridisegnata. Novità anche dai freni: davanti c'è il solito disco di 200 mm, mentre il tamburo posteriore passa da 110 a 140 mm, con predisposizione per un'eventuale versione con il disco. La zona del manubrio è quella che ha subìto le maggiori modifiche: la nuova strumentazione è accattivante, chiaramente ispirata ai cruscotti delle auto anni '70, composta da un tachimetro analogico e da un display multifunzione. Anche i blocchetti elettrici sembrano più funzionali.
La nuova Vespa Primavera 125 ie 3v è un omaggio alle Vespa degli anni settanta e, in alcuni dettagli, ricorda la bellissima 946: simili sembrano infatti il profilo dello scudo anteriore, le “branchie” laterali dove trova posto il claxon e le forme dei gusci laterali. Proposta nelle versioni da 50 cm3 2T e 4T a quattro valvole e con il nuovo motore tre valvole raffreddato ad aria nelle cilindrate 125 e 150 cm3, il primo accreditato di 10,6 CV mentre il secondo arriva fino a 12 ,7 CV. Parecchio bassi i consumi dichiarati, si arriva fino a 64 km/l procedendo a 50 km/h mentre, al contrario, sono lunghi gli intervalli di manutenzione, i tagliandi sono previsti ogni 10.000 km. Per quanto riguarda le dimensioni, rispetta alla LX la Primavera sarà più larga di 6 cm e più lunga di 9 cm. Nonostante l'aumento di dimensioni l'interasse è contenuto a 134 cm per migliorarne l'agilità. L'altezza della sella è di 78 cm e il profilo della seduta è stato studiato per facilitare i piloti di tutte le taglie a tocare per terra con entrambi i piedi. Il vano sottosella si apre tramite un pulsante vicino al blocchetto di accensione e, grazie alla riprogettazione della scocca e la collocazione della batteria nella pedana poggiapiedi, vede aumentare la sua capacità di carico da 14,3 litri a 16,6. Dietro scompare la ruota da 10” della LX in favore di una da 11”, come all'anteriore, entrambe che montano pneumatici di misura 120/70. Il forcellone oscillante monobraccio e il monoammortizzatore rimangono sempre sul lato sinistro, ma la sospensione è stata ridisegnata. Novità anche dai freni: davanti c'è il solito disco di 200 mm, mentre il tamburo posteriore passa da 110 a 140 mm, con predisposizione per un'eventuale versione con il disco. La zona del manubrio è quella che ha subìto le maggiori modifiche: la nuova strumentazione è accattivante, chiaramente ispirata ai cruscotti delle auto anni '70, composta da un tachimetro analogico e da un display multifunzione. Anche i blocchetti elettrici sembrano più funzionali.
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bella, e molto carino anche il colore. ma quanto costerà?
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Volevo verificare al salone l'aumento delle dimensioni del vano sottosella, aumentato rispetto all'ET4 che uso al mare (e credo doppio rispetto alla ben più grande GTS che usa mio figlio) aumento ottenuto grazie allo spostamento della batteria nella pedana, come nel Sym di mia moglie. Chiedo di poterlo vedere, ci metto un quarto d'ora per trovare la persona giusta: non si può, mi risponde. Tenerne uno con la sella sollevata, no? Ruberebbero subito la sella, mi risponde ridendo. In un angolo dello stand, ecco una sella appoggiata accanto a una Vespa... quella, staccata, non è forse più facilmente rubabile? Mi hanno fatto pena. Una pena ampiamente giustificata anche dalla triste fine del marchio Gilera.
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Provate a dare un'occhiata all'assemblaggio delle plastiche del coprimanubrio, dei blocchetti dei comandi elettrici, ecc.
Se lo evidenziate a Vespa vi viene risposto (riporto il testo ricevuto CUSTOMERSERVICEPIAGGIOGROUP@cm.piaggio.com) "non ravvisiamo nessun tipo di difettosità nella foto inviataci in quanto un accoppiamento troppo preciso delle plastiche può provocare (con le vibrazioni) una rottura delle stesse". E dire che sono così tutte le vespe primavera che ho visto dai concessionari (circa 20).
Lascio a voi ogni ulteriore commento e valutazione.
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