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Vespa GTS 310, il super vespone è pronto per EICMA

La notizia rimbalza dalla Svizzera, dove sono stati depositati i documenti di omologazione. La nuova GTS non cambia molto rispetto a quella attuale, ma aumentano cilindrata e potenza

La maxi Vespa diventa ancora più grande. Il marchio di Pontedera non ha ancora ufficializzato niente ma è in arrivo la Vespa di maggior cilindrata mai costruita fino ad ora: sarà di 310 cm³, naturalmente sulla scocca più grande della famiglia, quella della GTS

Spy svizzera

La notizia rimbalza dalla Svizzera, dove il nuovo veicolo è già stato registrato il 16 ottobre 2024 in vista dell’omologazione. Confrontando i dati depositati, lo scooter che arriverà non cambia molto rispetto alla GTS attualmente in gamma, ma aumentano cilindrata e potenza ed è la cosa più importante. Mentre quella che viene chiamata “300” è spinta da un motore che in realtà misura 278 cm³, il nome della “310” corrisponde alla cubatura effettiva. Una maggiorazione di 32 cm³ che ha consentito di aumentare le prestazioni: la potenza è salita da 23,8 CV (17,5 kW) a 25 CV (18,4 kW) e la coppia è passata da 26 nm a 28,9 Nm. Sarà la Vespa più potente mai costruita in serie ma rientra ancora entro i limiti per guidarla con la patente A2.

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Ciclistica confermata

Non dovrebbero invece esserci cambiamenti significativi per quanto riguarda la parte ciclistica, che dovrebbe restare quella della 300. Dunque la stessa scocca in acciaio che funge anche da carrozzeria e le medesime sospensioni: anteriore monobraccio con bielletta oscillante a ruota trascinata e posteriore con il gruppo motore/trasmissione che funge da braccio oscillante, controllato da due ammortizzatori. Non cambierà nemmeno il peso di 160 kg in ordine di marcia, così come resterà invariato l’interasse di 1380 mm. Ruote piccole ma non troppo, 12” con pneumatici 12070 anteriore e 13070 posteriore.

Insomma, sarà la Vespa GTS che già conosciamo ma con un po’ di birra in più e un tiro più generoso, che la renderanno ancora più godibile. Le altre differenze saranno a livello di dettagli, forse il “cravattino”, la strumentazione, le grafiche, ma fondamentalmente il “Vespone” resterà uguale a se stesso. Dovremmo vederlo già al Salone di Milano: l’EICMA compie 110 anni ed è un’ottima occasione per legarsi alla ricorrenza. 

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