Uso targa prova, nel Milleproroghe la soluzione?
Secondo la Cassazione, la targa prova va intesa come una mera deroga in grado di sanare soltanto la mancanza dell’immatricolazione. Ciò comporta gravi problemi per le autofficine, che non possono utilizzarla in caso di veicoli già immatricolati su cui effettuare eventuali test. Sulla questione interviene la deputata di Italia Viva Silvia Moretto
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Politica e trasporti
Targa prova
In base ad una recente sentenza della Cassazione, la targa prova, che incorpora l’assicurazione RC e “protegge” il mezzo che la monta, può essere usata solo su auto o moto che non siano state ancora immatricolati. Su quelle già immatricolate invece, poiché intese come provviste di regolari documenti, la stessa non può essere utilizzata e, pertanto, in caso di incidente l’assicurazione non risulterebbe valida.
Tale interpretazione, secondo cui la targa prova andrebbe fondamentalmente intesa come una deroga in grado di sanare soltanto la mancanza dell’immatricolazione, è stata emessa a seguito di un sinistro che ha coinvolto il dipendente di un’officina che circolava per un test a bordo di un’automobile con targa di prova, in quel caso facente capo alla medesima officina. Il Tribunale ha condannato l’officina meccanica, sollevando un serio problema per molti concessionari e officine, che spesso, come nell’esempio di cui sopra, movimentano per motivi connessi al loro lavoro, mezzi usati, in giacenza e privi di assicurazioni. Sulla questione è intervenuta la deputata di Italia Viva Sara Moretto, definendo la sentenza della corte “un’assurda interpretazione delle norme vigenti”.
La deputata, che già in precedenza aveva presentato un emendamento alla legge di bilancio, è tornata sulla questione presentando una nuove iniziativa da inserire nella Milleproroghe. "Deve tornare possibile, con urgenza, la circolazione con targa prova per le aziende di autoriparazione. La questione - ha reso noto la Moretto - per la quale mi sono impegnata personalmente, è stata inserita nel parere sul Milleproroghe approvato in Commissione Trasporti. Ringrazio la collega Raffaella Paita, Presidente della Commissione, per la piena comprensione del tema. Insieme abbiamo anche presentato un emendamento al decreto per consentire la circolazione di prova sui veicoli già immatricolati, che mi auguro sia reso ammissibile e che venga approvato”.
In base ad una recente sentenza della Cassazione, la targa prova, che incorpora l’assicurazione RC e “protegge” il mezzo che la monta, può essere usata solo su auto o moto che non siano state ancora immatricolati. Su quelle già immatricolate invece, poiché intese come provviste di regolari documenti, la stessa non può essere utilizzata e, pertanto, in caso di incidente l’assicurazione non risulterebbe valida.
Tale interpretazione, secondo cui la targa prova andrebbe fondamentalmente intesa come una deroga in grado di sanare soltanto la mancanza dell’immatricolazione, è stata emessa a seguito di un sinistro che ha coinvolto il dipendente di un’officina che circolava per un test a bordo di un’automobile con targa di prova, in quel caso facente capo alla medesima officina. Il Tribunale ha condannato l’officina meccanica, sollevando un serio problema per molti concessionari e officine, che spesso, come nell’esempio di cui sopra, movimentano per motivi connessi al loro lavoro, mezzi usati, in giacenza e privi di assicurazioni. Sulla questione è intervenuta la deputata di Italia Viva Sara Moretto, definendo la sentenza della corte “un’assurda interpretazione delle norme vigenti”.
La deputata, che già in precedenza aveva presentato un emendamento alla legge di bilancio, è tornata sulla questione presentando una nuove iniziativa da inserire nella Milleproroghe. "Deve tornare possibile, con urgenza, la circolazione con targa prova per le aziende di autoriparazione. La questione - ha reso noto la Moretto - per la quale mi sono impegnata personalmente, è stata inserita nel parere sul Milleproroghe approvato in Commissione Trasporti. Ringrazio la collega Raffaella Paita, Presidente della Commissione, per la piena comprensione del tema. Insieme abbiamo anche presentato un emendamento al decreto per consentire la circolazione di prova sui veicoli già immatricolati, che mi auguro sia reso ammissibile e che venga approvato”.
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