“Una tribuna per Doriano Romboni”, a Ottobiano per ricordare il pilota spezzino
Domenica 15 novembre il circuito di Ottobiano intitolerà una sua tribuna al grande Doriano Romboni, il ricavato delle vendita dei biglietti sarà devoluto interamente alla famiglia. Nella giornata avranno luogo anche delle gare di kart a sostegno della Marina Romoli Onlus per la ricerca sulle lesioni spinali
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Domenica 15 novembre l'appuntamento è per tutti sul circuito di Ottobiano dove si svolgerà un evento in onore del "Rombo", esattamente due settimane prima del secondo anniversario della sua scomparsa. Un sogno che si realizza per la moglie Sara, che vuole mantenere vivo il ricordo del marito, durante questa giornata una delle tribune principali della pista pavese sarà dedicata alla memoria del pilota spezzino.
Doriano Romboni era un talento limpido che avrebbe dovuto raccogliere molto di più dalla sua carriera di pilota. La sfortuna, infatti, ha sempre giocato un ruolo troppo importante nella vita sportiva di Rombo, racconta Loris Reggiani, suo rivale negli anni 90: “Era un grande, uno da Mondiale. Purtroppo per lui era un po’ un sfortunato, come me. Solidarizzavamo molto per le nostre sfighe. Ma come talento non si discuteva.”
Alla fine della carriera, durata dal 1989 al 2004, i numeri di Romboni contano 6 vittorie, 6 secondi posti, 10 terzi e 7 pole position in 102 gare tra le classi 125, 250, 500 e Superbike. Le prime 2 vittorie sono arrivate in 125 nel 1990, ma la vera consacrazione è stata dal 1991 al 1995 in 250, con 4 successi e, soprattutto, duelli meravigliosi messi in scena con Loris Capirossi e Max Biaggi. Erano gli anni in cui le 250 erano la “ vera" MotoGP, terreno di conquista solo italiano, dove a giocarsela erano in tanti e solo italiani. Romboni non vinse mai il Mondiale, ma nel 1994 ci andò vicino rendendo la vita assai difficile a Max Biaggi. Rivalità dura, battaglie al limite, sorpassi, sportellate. Proprio dopo un duello con Doriano, Max Biaggi pronunciò una frase che divenne storica: “Il motociclismo non è musica classica”. Doriano era uno che il cuore lo buttava sempre oltre l'ostacolo, forse poco mediatico, ma dotato di un coraggio e resistenza fuori dal comune, in pochi ricordano Doriano tornare alle gare in tempo record dopo la rottura di tibia e perone ad Assen nel 93 (proprio dopo un contatto con Max). Ma questo, purtroppo, è il destino di chi i riflettori non li ha mai amati. Ingaggiato dall‘Aprilia nel 1996 per correre in 500, Romboni ha regalato alla casa italiana il primo podio in top class della sua storia, ad Assen il 26 giugno 1997. La pioggia non lo fermò e sul podio Doriano ci salì insieme a Doohan e Checa. Poi l'approdo in Superbike fino al ritiro nel 2004 e, nel 2013 il ritorno come direttore sportivo del team Puccetti Kawasaki e come consulente della Federazione Italiana. Infine l'ultima gara, al Sic Supermoto Day 2013, durante le prove lo schianto fatale.
Segnatevi quindi l'appuntamento: domenica 15 novembre al circuito di Ottobiano, durante la giornata ci sarà anche una gara di kart a sostegno di Marina Romoli Onlus per finanziare la ricerca per la cura delle lesioni del midollo spinale.
Domenica 15 novembre l'appuntamento è per tutti sul circuito di Ottobiano dove si svolgerà un evento in onore del "Rombo", esattamente due settimane prima del secondo anniversario della sua scomparsa. Un sogno che si realizza per la moglie Sara, che vuole mantenere vivo il ricordo del marito, durante questa giornata una delle tribune principali della pista pavese sarà dedicata alla memoria del pilota spezzino.
Doriano Romboni era un talento limpido che avrebbe dovuto raccogliere molto di più dalla sua carriera di pilota. La sfortuna, infatti, ha sempre giocato un ruolo troppo importante nella vita sportiva di Rombo, racconta Loris Reggiani, suo rivale negli anni 90: “Era un grande, uno da Mondiale. Purtroppo per lui era un po’ un sfortunato, come me. Solidarizzavamo molto per le nostre sfighe. Ma come talento non si discuteva.”
Alla fine della carriera, durata dal 1989 al 2004, i numeri di Romboni contano 6 vittorie, 6 secondi posti, 10 terzi e 7 pole position in 102 gare tra le classi 125, 250, 500 e Superbike. Le prime 2 vittorie sono arrivate in 125 nel 1990, ma la vera consacrazione è stata dal 1991 al 1995 in 250, con 4 successi e, soprattutto, duelli meravigliosi messi in scena con Loris Capirossi e Max Biaggi. Erano gli anni in cui le 250 erano la “ vera" MotoGP, terreno di conquista solo italiano, dove a giocarsela erano in tanti e solo italiani. Romboni non vinse mai il Mondiale, ma nel 1994 ci andò vicino rendendo la vita assai difficile a Max Biaggi. Rivalità dura, battaglie al limite, sorpassi, sportellate. Proprio dopo un duello con Doriano, Max Biaggi pronunciò una frase che divenne storica: “Il motociclismo non è musica classica”. Doriano era uno che il cuore lo buttava sempre oltre l'ostacolo, forse poco mediatico, ma dotato di un coraggio e resistenza fuori dal comune, in pochi ricordano Doriano tornare alle gare in tempo record dopo la rottura di tibia e perone ad Assen nel 93 (proprio dopo un contatto con Max). Ma questo, purtroppo, è il destino di chi i riflettori non li ha mai amati. Ingaggiato dall‘Aprilia nel 1996 per correre in 500, Romboni ha regalato alla casa italiana il primo podio in top class della sua storia, ad Assen il 26 giugno 1997. La pioggia non lo fermò e sul podio Doriano ci salì insieme a Doohan e Checa. Poi l'approdo in Superbike fino al ritiro nel 2004 e, nel 2013 il ritorno come direttore sportivo del team Puccetti Kawasaki e come consulente della Federazione Italiana. Infine l'ultima gara, al Sic Supermoto Day 2013, durante le prove lo schianto fatale.
Segnatevi quindi l'appuntamento: domenica 15 novembre al circuito di Ottobiano, durante la giornata ci sarà anche una gara di kart a sostegno di Marina Romoli Onlus per finanziare la ricerca per la cura delle lesioni del midollo spinale.
Foto e immagini
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