Un monumento dedicato a Fabrizio Meoni, leggenda della Dakar e filantropo
La scultura dedicata a Fabrizio Meoni sarà svelata il 14 maggio a Castiglion Fiorentino, città natale del pilota e filantropo toscano. Campione Dakar, Meoni dedicò gran parte delle proprie energie sostenendo e promuovendo iniziative benefiche, tra cui anche l'associazione "Solidarietà in buone mani"
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Un'opera dedicata a Meoni
Frutto di oltre due anni di lavoro dell’artista Lucio Minigrilli, la scultura dedicata a Fabrizio Meoni sarà svelata domenica 14 maggio a Castiglion Fiorentino, città natale del pilota toscano. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune in provincia di Arezzo e la Fondazione Fabrizio Meoni onlus che, con il contributo di aziende ed enti, ha scelto di rendere omaggio al pilota con un’opera artistica di grande pregio e impatto emotivo.
Classe 1957, Meoni esordì nel ’75 partecipando alle gare di enduro regionali, diventando in seguito, nel 1997, pilota ufficiale KTM nella Parigi-Dakar. Da qui, con alti e bassi, la svolta che porterà il pilota toscano agli onori della cronaca sportiva con due vittorie nella Dakar (2001 e 2002) e altri podi conquistati nel Rally di Tunisia e Egitto. Morto nel 2005 a seguito di una brutta caduta durante il rally africano, Meoni lascia in eredità, oltre alla pregevole carriera motociclistica, anche diverse iniziative solidali, prima fra tutte la fondazione dell’associazione "Solidarietà in buone mani", con la quale riuscì a costruire una scuola per i bambini del Senegal.
Classe 1957, Meoni esordì nel ’75 partecipando alle gare di enduro regionali, diventando in seguito, nel 1997, pilota ufficiale KTM nella Parigi-Dakar. Da qui, con alti e bassi, la svolta che porterà il pilota toscano agli onori della cronaca sportiva con due vittorie nella Dakar (2001 e 2002) e altri podi conquistati nel Rally di Tunisia e Egitto. Morto nel 2005 a seguito di una brutta caduta durante il rally africano, Meoni lascia in eredità, oltre alla pregevole carriera motociclistica, anche diverse iniziative solidali, prima fra tutte la fondazione dell’associazione "Solidarietà in buone mani", con la quale riuscì a costruire una scuola per i bambini del Senegal.
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