Un “disegno” per la mobilità elettrica
L'associazione FareAmbiente e l'Unione radiotaxi d'Italia ha presentato in Parlamento un proposta per favorire lo sviluppo dei veicoli a batterie che prevede agevolazioni per l'acquisto e investimenti per la realizzazione della rete di ricarica veloce
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Green Planet
Con la “scossa” meno spese sanitarie
Quasi il 70% delle vendite di veicoli elettrici nell'Unione Europea è effettuata in Francia, Germania e Regno Unito, paesi dove esistono precisi programmi per favorire la mobilità green. Piani al quale si sono ispirati FareAmbiente, un movimento ecologista europeo, e URI, l'Unione radiotaxi d'Italia, per formulare la proposta di legge da poco presentata ai gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Un Disegno di Legge con diversi provvedimenti a favore dei veicoli a zero emissioni, quali l'abbattimento dell'IVA dal 22 al 4% e la detrazione del 100% delle imposte sull'acquisto. Una percentuale, negli intenti dei relatori, valida per il primo anno dall'eventuale entrata in vigore della normativa e con valori a scalare del 10% negli anni successivi, quindi del 90% nel secondo anno, dell'80% il terzo anno e così via. Altra agevolazione richiesta è potere usufruire di un credito d'imposta del 50% in 5 o 10 anni per i mezzi elettrici adibiti al trasporto pubblico, come i taxi. Parte di rilievo della proposta riguarda il finanziamento dell'infrastruttura di ricarica, in particolare di “distributori” veloci per il quale si prevede la concessione di un credito di imposta del 41% fino a un esborso di 75.000 euro per la realizzazione degli impianti. Una serie di norme che dovrebbe contribuire a un più rapido sviluppo della mobilità elettrica, oggi ostacolata dai costi elevati d'acquisto dei veicoli e dalla carenza della rete di infrastrutture per effettuare il “pieno” in tempi rapidi. Secondo i promotori del “disegno” le risorse economiche sostenute per attivare il provvedimento si ripagherebbero, almeno in parte, con la riduzione dei costi sanitari necessari per curare le malattie respiratorie e cardiovascolari legate all'inquinamento. Inoltre l'approvazione contribuirebbe a ridurre le concentrazioni di polveri sottili in città che provocano circa 8.000 decessi prematuri ogni anno. Basti pensare che i due taxi elettrici della Cooperativa RadioTaxi 3570 in servizio a Roma hanno percorso 60.000 km evitando il rilascio di 3,5 kg di PM10 e 74 quintali di CO2.
Quasi il 70% delle vendite di veicoli elettrici nell'Unione Europea è effettuata in Francia, Germania e Regno Unito, paesi dove esistono precisi programmi per favorire la mobilità green. Piani al quale si sono ispirati FareAmbiente, un movimento ecologista europeo, e URI, l'Unione radiotaxi d'Italia, per formulare la proposta di legge da poco presentata ai gruppi parlamentari della Camera dei Deputati. Un Disegno di Legge con diversi provvedimenti a favore dei veicoli a zero emissioni, quali l'abbattimento dell'IVA dal 22 al 4% e la detrazione del 100% delle imposte sull'acquisto. Una percentuale, negli intenti dei relatori, valida per il primo anno dall'eventuale entrata in vigore della normativa e con valori a scalare del 10% negli anni successivi, quindi del 90% nel secondo anno, dell'80% il terzo anno e così via. Altra agevolazione richiesta è potere usufruire di un credito d'imposta del 50% in 5 o 10 anni per i mezzi elettrici adibiti al trasporto pubblico, come i taxi. Parte di rilievo della proposta riguarda il finanziamento dell'infrastruttura di ricarica, in particolare di “distributori” veloci per il quale si prevede la concessione di un credito di imposta del 41% fino a un esborso di 75.000 euro per la realizzazione degli impianti. Una serie di norme che dovrebbe contribuire a un più rapido sviluppo della mobilità elettrica, oggi ostacolata dai costi elevati d'acquisto dei veicoli e dalla carenza della rete di infrastrutture per effettuare il “pieno” in tempi rapidi. Secondo i promotori del “disegno” le risorse economiche sostenute per attivare il provvedimento si ripagherebbero, almeno in parte, con la riduzione dei costi sanitari necessari per curare le malattie respiratorie e cardiovascolari legate all'inquinamento. Inoltre l'approvazione contribuirebbe a ridurre le concentrazioni di polveri sottili in città che provocano circa 8.000 decessi prematuri ogni anno. Basti pensare che i due taxi elettrici della Cooperativa RadioTaxi 3570 in servizio a Roma hanno percorso 60.000 km evitando il rilascio di 3,5 kg di PM10 e 74 quintali di CO2.
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