Ultime notizie MotoGP, Aegerter: "Sulla Kawasaki più lento delle Moto2”
MotoGP news – Ieri sul circuito di Jerez de la Frontera Dominique Aegerter è sceso in pista con una "misteriosa" Kawasaki. Il pilota della Moto2 ha girato con la CRT 2014 del team Avintia, il sospetto però è che dietro questo test ci sia l'intenzione della casa di Akashi di tornare nella top class
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Test iniziale
Insieme a piloti e team della Superbike, a Jerez de la Frontera c'è anche Dominique Aegerter, in sella a una Kawasaki. La moto, affidata al pilota svizzero della Moto2, non è un nuovo prototipo, ma un'evoluzione della Kawasaki Avintia CRT 2014, gestita da Akira, partner tecnico della casa di Akashi. Sulla “verdona” sono stati montati pneumatici Michelin utilizzati nel CEV, Campionato Spagnolo di Velocità, e in questo primissimo test il risultato cronometrico conta poco. Aegerter ha spiegato: “Abbiamo il sostegno di Kawasaki, ma questo è un progetto di Akira ed è uno sviluppo della vecchia moto. La potenza è incredibile, ma al momento sto girando più lento di quanto fatto con la Moto2. La moto sembra pesante e c’è un sacco di spinta nelle curve. Per cominciare sto guidando la moto senza elettronica per cercare di capire il grip e le prestazioni”. Lo svizzero non è particolarmente entusiasta del primo approccio, ma la strada è ancora lunga e bisogna ancora capire se questo strano test prelude a un ritorno nella categoria regina della casa giapponese. Gli indizi ci sono tutti.
Insieme a piloti e team della Superbike, a Jerez de la Frontera c'è anche Dominique Aegerter, in sella a una Kawasaki. La moto, affidata al pilota svizzero della Moto2, non è un nuovo prototipo, ma un'evoluzione della Kawasaki Avintia CRT 2014, gestita da Akira, partner tecnico della casa di Akashi. Sulla “verdona” sono stati montati pneumatici Michelin utilizzati nel CEV, Campionato Spagnolo di Velocità, e in questo primissimo test il risultato cronometrico conta poco. Aegerter ha spiegato: “Abbiamo il sostegno di Kawasaki, ma questo è un progetto di Akira ed è uno sviluppo della vecchia moto. La potenza è incredibile, ma al momento sto girando più lento di quanto fatto con la Moto2. La moto sembra pesante e c’è un sacco di spinta nelle curve. Per cominciare sto guidando la moto senza elettronica per cercare di capire il grip e le prestazioni”. Lo svizzero non è particolarmente entusiasta del primo approccio, ma la strada è ancora lunga e bisogna ancora capire se questo strano test prelude a un ritorno nella categoria regina della casa giapponese. Gli indizi ci sono tutti.
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