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Tutor autostrade, si riapre la questione brevetti

I nuovi Tutor attivati in sostituzione dei vecchi modelli sarebbero, di nuovo, frutto di un utilizzo improprio del brevetto originario. Questa l'accusa dell'imprenditore Patanè, che ha presentato due querele sostenendo che il nuovo sistema non è così diverso da quello precedente
Brevetti Toutor
Entrati in funzione da pochi giorni, i “nuovi” - a questo punto il  virgolettato è d’obbligo - Tutor sono già divenuti bersaglio di due querele. Come successo per i precedenti modelli, la questione riguarderebbe la violazione dei brevetti di utilizzo: in pratica, il “cuore” del nuovo dispositivo Sicve - PM non sarebbe poi così diverso da quello utilizzato sui vecchi dispositiv . Depositate alle Procure di Roma e Milano, le querele, spiega il Sole 24 Ore, sono in prima battuta contro gli amministratori delegati di Autostrade per l'Italia, Autostrade Tech (cui qualche anno ha fu volturata l'approvazione - “omologazione” - ministeriale del Tutor) e contro il coordinatore del Comitato etico di Atlantia, la capogruppo delle due società, quotata in Borsa. Si ipotizzano in particolare  illeciti come le false informazioni al mercato, truffa aggravata ai danni dello Stato, truffa “semplice” e danno erariale.
Secondo il querelante, l'imprenditore di Latina Alessandro Patanè, proprietario della licenza del brevetto originario sui cui si basa il Tutor, dietro al Platematching, cioè al  sistema brevettato dalla società Engine per riconoscere un veicolo non con un Ocr (cioè tramite lettura automatica della targa), ma rilevandone l'intera immagine (lo spiegavamo qui), ci sarebbe in realtà ancora il vecchio Ocr. Stabilirlo tocca ora alle Procure che, servendosi di periti, avranno il compito di visionare il materiale tecnico e la documentazione specifica. Patanè, che già ha annunciato l’intenzione di scrivere ai ministri Toninelli (Infrastrutture), Salvini (Interno), Di Maio (Sviluppo economico) e Bonafede (Giustizia), ha chiesto intanto, di nuovo, il sequestro delle apparecchiature ora funzionanti su alcuni tratti stradali. Il brevetto originario del Tutor scadrà però a novembre 2019 e da allora l’utilizzo di sistemi per la rilevazione sarà "liberalizzato".
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