Tutor autostrade irregolari: le multe sono valide?
Il sistema Tutor violerebbe un brevetto depositato nel 1999 da un'azienda toscana, per questo Autostrade per l'Italia è stata condannata a "spegnere il sistema" e tanti multati sperano di vedersi annullare le sanzioni. Vediamo allora se ci sono davvero degli appigli legali
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Multe valide oppure no?
La notizia "bomba" è arrivata lunedì: la Corte d'Appello di Roma ha dato ragione all'azienda toscana Craft, che sosteneva di essere proprietaria del brevetto utilizzato dal sistema Tutor utilizzato da Autostrade per l’Italia, che è stata quindi riconosciuta colpevole di plagio, e condannata a "spegnere" e poi rimuovere e distruggere tutti gli apparecchi attualmente attivi o, in alternativa, comprare il brevetto. I giudici hanno anche stabilito che, se Autostrade per l'Italia non si attiverà per obbedire alla sentenza, dovrà pagare una multa di 500 euro a favore della Craft per ogni giorno di funzionamento irregolare dei Tutor, ma Autostrade per l'Italia ha già detto che si farà carico di questa cifra (due o tre multe e il costo è coperto...) mantenendo così attivo il sistema attuale fino a che non sarà sostituito con un altro "in regola", che dovrebbe arrivare nell’arco di circa tre settimane.
Considerata anche la recente sentenza depositata dal giudice di pace di Lodi lo scorso 19 marzo, relativa alla mancata o incompleta taratura degli apparecchi Tutor con conseguente annullamento delle multe, la domanda sorge spontanea: ora che i Tutor sono stati riconosciuti plagio di un brevetto regolarmente depositato, le sanzioni emesse da tali apparecchi sono valide?
In campo legale quando arriva una novità di questo genere non c'è mai nulla di certo al 100%, e bisogna dire che la questione potrebbe avere anche un ulteriore grado di giudizio in Cassazione, quindi non è definitiva. In ogni caso l’utilizzo illegittimo di un brevetto ha ripercussioni solo nell’ambito dei rapporti con il soggetto danneggiato (in questo caso l’azienda toscana Craft) e non verso i terzi, in questo caso automobilisti e motociclisti multati. La sentenza infatti non ha messo in dubbio l'efficacia del funzionamento dei Tutor e qualsiasi verbale emesso a seguito di una rilevazione eseguita da un apparecchio regolarmente tarato e omologato dovrebbe pertanto considerarsi valida. In ogni caso si potrebbero impugnare solo multe "fresche", perché per legge ci sono 30 giorni dalla notifica per chiedere l'annullamento della multa davanti al Giudice di Pace e 60 giorni davanti al Prefetto. Inutile quindi cercare nei cassetti multe più vecchie sperando di farsele annullare...
La notizia "bomba" è arrivata lunedì: la Corte d'Appello di Roma ha dato ragione all'azienda toscana Craft, che sosteneva di essere proprietaria del brevetto utilizzato dal sistema Tutor utilizzato da Autostrade per l’Italia, che è stata quindi riconosciuta colpevole di plagio, e condannata a "spegnere" e poi rimuovere e distruggere tutti gli apparecchi attualmente attivi o, in alternativa, comprare il brevetto. I giudici hanno anche stabilito che, se Autostrade per l'Italia non si attiverà per obbedire alla sentenza, dovrà pagare una multa di 500 euro a favore della Craft per ogni giorno di funzionamento irregolare dei Tutor, ma Autostrade per l'Italia ha già detto che si farà carico di questa cifra (due o tre multe e il costo è coperto...) mantenendo così attivo il sistema attuale fino a che non sarà sostituito con un altro "in regola", che dovrebbe arrivare nell’arco di circa tre settimane.
Considerata anche la recente sentenza depositata dal giudice di pace di Lodi lo scorso 19 marzo, relativa alla mancata o incompleta taratura degli apparecchi Tutor con conseguente annullamento delle multe, la domanda sorge spontanea: ora che i Tutor sono stati riconosciuti plagio di un brevetto regolarmente depositato, le sanzioni emesse da tali apparecchi sono valide?
In campo legale quando arriva una novità di questo genere non c'è mai nulla di certo al 100%, e bisogna dire che la questione potrebbe avere anche un ulteriore grado di giudizio in Cassazione, quindi non è definitiva. In ogni caso l’utilizzo illegittimo di un brevetto ha ripercussioni solo nell’ambito dei rapporti con il soggetto danneggiato (in questo caso l’azienda toscana Craft) e non verso i terzi, in questo caso automobilisti e motociclisti multati. La sentenza infatti non ha messo in dubbio l'efficacia del funzionamento dei Tutor e qualsiasi verbale emesso a seguito di una rilevazione eseguita da un apparecchio regolarmente tarato e omologato dovrebbe pertanto considerarsi valida. In ogni caso si potrebbero impugnare solo multe "fresche", perché per legge ci sono 30 giorni dalla notifica per chiedere l'annullamento della multa davanti al Giudice di Pace e 60 giorni davanti al Prefetto. Inutile quindi cercare nei cassetti multe più vecchie sperando di farsele annullare...
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