Triumph Factory Custom: Rocket III e Thruxton speciali
Si parlava da tempo del possibile ritorno della maxicustom Rocket III e la conferma arriva oggi: nel presentare il suo nuovo atelier Triumph Factory Custom, la casa inglese ha anticipato il ritorno di questo modello, insieme all’arrivo di una raffinatissima Truxthon prodotta in 750 esemplari
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Moto
Arrivano le special ufficiali
La casa inglese ha uficializzato la nascita del suo nuovo atelier Triumph Factory Custom, nato per realizzare esemplari esclusivi, elaborando in maniera ufficiale i propri modelli. Saranno moto progettate su misura, prodotte in serie limitata e rappresenteranno il massimo in fatto di design, cura dei dettagli e componentistica, con prestazioni al top della categoria. Nel presentare il suo atelier, Triumph ci ha anche anticipato il ritorno della mitica Rocket III, uscita di produzione causa Euro 4 e pronta per tornare su strada: non bisognerà attendere molto per vederla, sarà svelata al pubblico il primo maggio di quest’anno.
Ma la prima moto “marchiata” TFC è la Thruxton, la più sportiva tra le Modern Classic inglesi, che verrà prodotta in soli 750 esemplari, caratterizzata dal badge TFC con targa numerata e uno speciale “welcome kit” con lettera numerata e firmata dal CEO di Triumph Nick Bloor, cover “firmata” e un libro personalizzato. Caratterizzata dalla carrozzeria in fibra di carbonio (carena “monopezzo”, parafango anteriore, unghia sella, paratacco e fondelli terminali di scarico), la Thruxton TFC vanta una linea esclusiva, impreziosita da specchietti in nickel spazzolato, sella in pelle cucita a mano, strumentazione a colori e tappo del serbatoio del carburante in alluminio. Tantissimi i dettagli “premium” dorati, colore che va a contrastare il “total black” adottato per i cerchi a raggi anodizzati, gli ammortizzatori RSU Öhlins e le cover motore. I materiali pregiati fanno diminuire il peso di 5 kg rispetto alla Thruxton R di serie, mentre i terminali di scarico della Vance & Hines ne aumentano potenza (10 CV in più) e coppia (115 Nm a 4.850 giri). Firmata Öhlins anche la forcella regolabile, di Brembo invece l’impianto frenante radiale con pinze monoblocco M4.34. Invariata invece la dotazione elettronica che vanta tre modalità di guida (Rain, Road e Sport), comando del gas ride by wire, ABS e controllo di trazione. Di serie infine l’antifurto immobilizer, gestito da un trasponder inserito nell’esclusiva chiave d’accensione, anch'essa dorata.
La casa inglese ha uficializzato la nascita del suo nuovo atelier Triumph Factory Custom, nato per realizzare esemplari esclusivi, elaborando in maniera ufficiale i propri modelli. Saranno moto progettate su misura, prodotte in serie limitata e rappresenteranno il massimo in fatto di design, cura dei dettagli e componentistica, con prestazioni al top della categoria. Nel presentare il suo atelier, Triumph ci ha anche anticipato il ritorno della mitica Rocket III, uscita di produzione causa Euro 4 e pronta per tornare su strada: non bisognerà attendere molto per vederla, sarà svelata al pubblico il primo maggio di quest’anno.
Ma la prima moto “marchiata” TFC è la Thruxton, la più sportiva tra le Modern Classic inglesi, che verrà prodotta in soli 750 esemplari, caratterizzata dal badge TFC con targa numerata e uno speciale “welcome kit” con lettera numerata e firmata dal CEO di Triumph Nick Bloor, cover “firmata” e un libro personalizzato. Caratterizzata dalla carrozzeria in fibra di carbonio (carena “monopezzo”, parafango anteriore, unghia sella, paratacco e fondelli terminali di scarico), la Thruxton TFC vanta una linea esclusiva, impreziosita da specchietti in nickel spazzolato, sella in pelle cucita a mano, strumentazione a colori e tappo del serbatoio del carburante in alluminio. Tantissimi i dettagli “premium” dorati, colore che va a contrastare il “total black” adottato per i cerchi a raggi anodizzati, gli ammortizzatori RSU Öhlins e le cover motore. I materiali pregiati fanno diminuire il peso di 5 kg rispetto alla Thruxton R di serie, mentre i terminali di scarico della Vance & Hines ne aumentano potenza (10 CV in più) e coppia (115 Nm a 4.850 giri). Firmata Öhlins anche la forcella regolabile, di Brembo invece l’impianto frenante radiale con pinze monoblocco M4.34. Invariata invece la dotazione elettronica che vanta tre modalità di guida (Rain, Road e Sport), comando del gas ride by wire, ABS e controllo di trazione. Di serie infine l’antifurto immobilizer, gestito da un trasponder inserito nell’esclusiva chiave d’accensione, anch'essa dorata.
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