Triumph Chrome Collection: cromare sembra facile ma…
… ci vogliono cinque ore di lavoro in più per ogni moto e il passaggio finale, la lucidatura, viene fatto a mano. La casa inglese inoltre ha scelto il processo di cromatura tradizionale: prima una serie di bagni in soluzioni diverse, poi altri 4 passaggi e un attento controllo finale
Vi abbiamo parlato già qualche tempo fa della nuova gamma Triumph Chrome Collection: 10 interpretazioni specialissime di modelli già in gamma che resteranno in listino soltanto fino al termine di quest’anno, prodotte in edizione limitata con cura di livello artigianale e caratterizzate dalle ricche cromature. Una nota della Casa britannica aggiunge dettagli interessanti proprio sulle cromature, quelle che sono la nota distintiva della nuova famiglia.
Un lavoro artigianale
Ci vogliono cinque ore di lavoro in più per ogni moto e il passaggio finale, la lucidatura, viene fatto a mano. È necessaria una cura speciale anche per l’applicazione degli elementi metallici sul serbatoio, una tecnica antica che richiede notevole abilità nel maneggiare finiture rigide, da proteggere con una vernice trasparente dalla finitura liscia. Antica è anche la tecnica di cromatura prescelta: non il procedimento galvanico che aumenta in maniera sensibile lo spessore della parte originale, non la cosiddetta ”cromatura flash” che costa poco, è velocissima e permette produzioni anche di 300-400 pezzi l’ora ma permette di depositare solo strati di cromo molto sottili, fra 0,003 e 0,007 mm di spessore, ma non è bella come la cromatura classica.
Alla vecchia maniera
Triumph invece ha scelto il processo di cromatura tradizionale: prima una serie di bagni in soluzioni diverse nei quali i pezzi da cromare vengono immersi successivamente; prima per essere sgrassati e puliti, ma in questo caso l’operazione è stata sostituita con la più moderna pulizia ad ultrasuoni. Poi immersione in una soluzione elettrolitica di nichel per costituire un primo rivestimento del particolare in lavorazione, su cui il cromo aderisce più facilmente. Segue un nuovo lavaggio e finalmente l’applicazione dello strato di cromo in una nuova soluzione elettrolitica.
Viene quindi applicata a mano una mascheratura per passare un primer specializzato con una delicata verniciatura a spruzzo e infine è la volta della lucidatura manuale.
A questo punto saremmo pronti, ma bisogna superare l’ispezione dei tecnici alla ricerca della minima critica o imperfezione, e solo a questo punto il pezzo può venire montato.
Una lavorazione certosina, artigianale, gli inglesi però tengono a sottolineare che Triumph non è una piccola azienda artigianale ma il principale produttore di motociclette del Regno Unito, con impianti di produzione a Hinckley e in Thailandia, e impianti di assemblaggio CKD in Brasile e India.