Tourist Trophy 2019, finalmente si corre!
Ieri si sono disputate le prove: il mannese Conor Cummins, Dean Harrison, Peter Hickman e Lee Johnston i più in forma, oggi il via alle gare. In tarda mattinata apre il programma la Superbike, poi sarà la volta di sidecar e Supersport, tempo permettendo
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Tourist Trophy
Ora è bello
Ieri all'Isola di Man finalmente è arrivato il bel tempo, e così gli organizzatori hanno potuto dare il via nel pomeriggio al programma di prove, fermo addirittura dalla giornata di martedì. I primi a correre sono stati i sidecar, che alle 15 hanno calcato il circuito del Mountain. I tempi hanno risentito dell'asfalto umido e di un vento piuttosto fastidioso, ma per come sono andate le cose in questo primo scorcio di TT 2019, tutti ne hanno approfittato per girare il più possibile.
John Holden e Lee Cain hanno segnato il miglior tempo a 114.99 mph di media, mettendosi alle spalle i plurititolati Ben e Tom Birchall.
Le moto hanno acceso i motori subito dopo, per una sessione mista Superbike/Superstock/Supersport, mentre la classe Lightweight è rimasta ferma: il tempo era poco e il traffico già decisamente intenso ieri sulle 37 miglia del Tourist Trophy.
Tra le Superbike è stato Conor Cummins a segnare il miglior tempo sulla Honda Padgett’s, a 128.92 mph; il pilota di casa ha preceduto Dean Harrison (Kawasaki), alla media di 128.29: il pilota di Silicone Engineering sta comunque impressionando fin dalle prime prove (conserva infatti il miglior tempo delle qualifiche a 129.53 mph), e il suo ultimo giro di ieri non è del tutto veritiero, rallentato dal rientro in pit lane per la fine della sessione. Seguono nella lista dei tempi David Johnson su Honda Racing e Michael Rutter sulla Rc213V Bathams, con la Casa Alata che al momento sembra lasciarsi alle spalle i brutti risultati dell'anno scorso e i cattivi pronostici in previsione 2019. Qualche problema per Peter Hickman, una rottura di motore per Michael Dunlop, mentre Stefano Bonetti ha fatto segnare il 14esimo tempo a 123.48 miglia orarie di media in sella alla propria BMW. Il pilota italiano al momento è più lento della settimana scorsa, ma in questa fase il cronometro conta relativamente.
Se non ha brillato nella Superbike, Peter Hickman ha convinto invece tra le Stock: suo il miglior tempo in sella alla moto bavarese del team Smiths, con Conor Cummins alle sue spalle: terzo Gary Johnson. Tra le Supersport è stato Lee Johnston il più veloce a 122.93 mph, sulla Yamaha Ashcourt Racing: alle sue spalle Gary Johnson, che sembra non risentire dei postumi dell'incidente con Rutter a Oulton Park nell'ultimo round BSB.
Il programma odierno prevede finalmente le prime gare: il meteo va infatti verso un timido miglioramento, nonostante il vento che si dovrebbe alzare forte nel pomeriggio. Lo schedule indica la prima gara della SBK in programma alle 10.45 sulla distanza di 4 giri, i sidecar partenti alle 13.00 (3 giri), la Supersport alle 18.30 (4 giri). Nel pomeriggio si dovrebbero disputare anche le qualifiche delle elettriche e della Lightweight.
Ieri all'Isola di Man finalmente è arrivato il bel tempo, e così gli organizzatori hanno potuto dare il via nel pomeriggio al programma di prove, fermo addirittura dalla giornata di martedì. I primi a correre sono stati i sidecar, che alle 15 hanno calcato il circuito del Mountain. I tempi hanno risentito dell'asfalto umido e di un vento piuttosto fastidioso, ma per come sono andate le cose in questo primo scorcio di TT 2019, tutti ne hanno approfittato per girare il più possibile.
John Holden e Lee Cain hanno segnato il miglior tempo a 114.99 mph di media, mettendosi alle spalle i plurititolati Ben e Tom Birchall.
Le moto hanno acceso i motori subito dopo, per una sessione mista Superbike/Superstock/Supersport, mentre la classe Lightweight è rimasta ferma: il tempo era poco e il traffico già decisamente intenso ieri sulle 37 miglia del Tourist Trophy.
Tra le Superbike è stato Conor Cummins a segnare il miglior tempo sulla Honda Padgett’s, a 128.92 mph; il pilota di casa ha preceduto Dean Harrison (Kawasaki), alla media di 128.29: il pilota di Silicone Engineering sta comunque impressionando fin dalle prime prove (conserva infatti il miglior tempo delle qualifiche a 129.53 mph), e il suo ultimo giro di ieri non è del tutto veritiero, rallentato dal rientro in pit lane per la fine della sessione. Seguono nella lista dei tempi David Johnson su Honda Racing e Michael Rutter sulla Rc213V Bathams, con la Casa Alata che al momento sembra lasciarsi alle spalle i brutti risultati dell'anno scorso e i cattivi pronostici in previsione 2019. Qualche problema per Peter Hickman, una rottura di motore per Michael Dunlop, mentre Stefano Bonetti ha fatto segnare il 14esimo tempo a 123.48 miglia orarie di media in sella alla propria BMW. Il pilota italiano al momento è più lento della settimana scorsa, ma in questa fase il cronometro conta relativamente.
Se non ha brillato nella Superbike, Peter Hickman ha convinto invece tra le Stock: suo il miglior tempo in sella alla moto bavarese del team Smiths, con Conor Cummins alle sue spalle: terzo Gary Johnson. Tra le Supersport è stato Lee Johnston il più veloce a 122.93 mph, sulla Yamaha Ashcourt Racing: alle sue spalle Gary Johnson, che sembra non risentire dei postumi dell'incidente con Rutter a Oulton Park nell'ultimo round BSB.
Il programma odierno prevede finalmente le prime gare: il meteo va infatti verso un timido miglioramento, nonostante il vento che si dovrebbe alzare forte nel pomeriggio. Lo schedule indica la prima gara della SBK in programma alle 10.45 sulla distanza di 4 giri, i sidecar partenti alle 13.00 (3 giri), la Supersport alle 18.30 (4 giri). Nel pomeriggio si dovrebbero disputare anche le qualifiche delle elettriche e della Lightweight.
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