Tesi del VYRUS, l'alluminio diventa arte
Il nostro stand al salone di Milano è stato preso d'assalto da tantissimi appassionati, le protagoniste sono state le quattro nuove special che abbiamo realizzato proprio per EICMA. Oggi vi parliamo di questa Bimota Tesi vestita con un abitino molto particolare...
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Fuoriserie
Tesi del VYRUS
Tra le special che abbiamo portato a EICMA questa forse era la sfida più difficile: la Bimota Tesi “di serie” è già una moto straordinaria, un oggetto che poteva essere concepito solo in Romagna.
La ciclistica completamente fuori dagli schemi che incornicia il mitico bicilindrico Ducati due valvole, rende difficile "metterci le mani" e per questo abbiamo subito deciso di lasciare telaio e forcellone "di serie": sono un’opera d’arte su cui sarebbe sacrilego intervenire. Su quel poco di carrozzeria che c’è, ci siamo detti, si può invece lavorare parecchio.
È nato così un aderente vestitino in alluminio battuto a mano, sottolineato dal tocco nero del carbonio utilizzato per presa d’aria, airbox e fianchetti. A quel punto ci siamo bloccati… mancava l’idea giusta per il frontale: che sguardo potrebbe avere una moto così? Nulla di motociclistico andava bene, e così siamo passati alle auto ed è saltato fuori un proiettore di una Ford T degli anni 30, ecco il tocco folle che cercavamo: un padellone largo e grosso che contrasta magnificamente con la snellezza dell’avantreno. Così ha preso forma anche questa nostra ultima special.
Se la Tesi vi è piaciuta fatele una foto e condividetela con noi sui social insieme agli altri scatti che farete a EICMA usando l’hashtag #eicmainsella.
Tra le special che abbiamo portato a EICMA questa forse era la sfida più difficile: la Bimota Tesi “di serie” è già una moto straordinaria, un oggetto che poteva essere concepito solo in Romagna.
La ciclistica completamente fuori dagli schemi che incornicia il mitico bicilindrico Ducati due valvole, rende difficile "metterci le mani" e per questo abbiamo subito deciso di lasciare telaio e forcellone "di serie": sono un’opera d’arte su cui sarebbe sacrilego intervenire. Su quel poco di carrozzeria che c’è, ci siamo detti, si può invece lavorare parecchio.
È nato così un aderente vestitino in alluminio battuto a mano, sottolineato dal tocco nero del carbonio utilizzato per presa d’aria, airbox e fianchetti. A quel punto ci siamo bloccati… mancava l’idea giusta per il frontale: che sguardo potrebbe avere una moto così? Nulla di motociclistico andava bene, e così siamo passati alle auto ed è saltato fuori un proiettore di una Ford T degli anni 30, ecco il tocco folle che cercavamo: un padellone largo e grosso che contrasta magnificamente con la snellezza dell’avantreno. Così ha preso forma anche questa nostra ultima special.
Se la Tesi vi è piaciuta fatele una foto e condividetela con noi sui social insieme agli altri scatti che farete a EICMA usando l’hashtag #eicmainsella.
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